Aumenti delle bollette per l’acqua: la conferenza dei sindaci vota sì alla delibera. Tanti gli assenti, sette gli astenuti
In provincia di Latina e nei comuni non pontini compresi nell’Ato4 (Anzio, Nettuno e alcuni comuni ciociari) le bollette sono praticamente sempre in costante aumento e lo saranno anche con il voto espresso oggi, 27 giugno, in conferenza dei sindaci. Non sono valse a niente le mozioni presentate nei vari Comuni, sulla falsariga di quella ideata dalla consigliera comunale di Formia Paola Villa, che impegnavano Sindaco e Giunte varie a opporsi alla proposta di delibera firmata dal Dirigente della Segretaria Tecnica Operativa Umberto Bernola.
Peraltro, sia Bernola che il Presidente dell’Ato4 e della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli sono intervenute stamani per spiegare la bontà della delibera.
Come not, la conferenza dei sindaci si riuniva in Sala Consiliare della Provincia di Latina per discutere di tre punti all’ordine del giorno che avevano a che vedere con il futuro economico-finanziario dell’acqua pubblica gestita da Acqualatina Spa: l’approvazione del documento Unico di Programmazione (DUP) triennio 2022-2024; l’approvazione del Bilancio di previsione per il triennio 2022-2024; infine, la deliberazione dell’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), la numero 639/2021, afferente i “Criteri per l’aggiornamento biennale (2022-2023) delle predisposizioni tariffarie del servizio idrico integrato”.
Ovviamente l’unico punto dibattuto è stato il terzo. Gli altri due, per la cronaca, sono passati agevolmente. ça proposta di deliberazione, firmata dal Dirigente della Segretaria Tecnico-operativa dell’Ato 4 Umberto Bernola, prevedeva per il biennio 2022-2023 un aumento tariffario. La delibera proponeva di approvare il Piano Economico Finanziario (PEF), recante il vincolo ai ricavi del gestore e il moltiplicatore tariffario teta (θ) come risultanti dall’aggiornamento delle componenti tariffarie per il periodo 2022-2023.
Per il 2022, secondo il provvedimento, vi sarà un moltiplicatore tariffario per il valore di 1,195 con un incremento rispetto all’anno precedente dell’8,45%. Il VRG, ossia il vincolo dei ricavi del gestore Acqualatina Spa, sarà di 122.897.927 milioni di euro. Per il 2023, invece, il moltiplicatore tariffario si alza ulteriormente al valore di 1,255, comportando un incremento in bolletta del 5% e un totale di ricavi per il gestore ammontanti a 132.463.861 milioni di euro.
Ebbene, i sindaci si sono espressi e tredici di loro hanno votato a favore: Latina, Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Minturno, Lenola, Maenza, Priverno, San Felice, SS Cosma e Ventotene. Assente uno dei comuni più importanti: Aprilia.
A votare contro l’aumento tariffario i Comuni di Bassiano, Sezze, Cisterna, Pontinia, Sermoneta, Cori e Amaseno. Stupore da parte del Presidente Stefanelli che ha rampognato i “ribelli” non aspettandosi il voto contrario soprattutto dai sindaci che fanno parte dell’ufficio di presidenza: Bassiano, Cisterna e Sezze. Botta e risposta tra Stefanelli e i “ribelli” con il Presidente che ha dichiarato di come i primi cittadini non si facciano problemi ad aumentare Tari e addizionale Irpef e poi si impuntino contro gli aumenti in tariffa dell’acqua dovuti sostanzialmente, come ricordato anche quest’oggi, da costi energetici, morosità e canoni dai corrispondere ai Consorzi di Bonifica.
Anche il Sindaco di Latina Damiano Coletta ha votato a favore degli aumenti in bolletta, dichiarando di comprendere il discorso di contrarietà da parte del Sindaco di Bassiano Domenico Guidi, ma sostenendo che bisogna assumersi la responsabilità di tale scelta.
Insomma, ai cittadini l’aumento è servito. Astenuti dal voto Terracina, Norma, Sonnino e Campodimele.