“Nonostante la delibera approvata in Consiglio comunale lo scorso maggio, con la quale si diceva tutto e niente, l’impianto di biogas nelle campagne di Cori si farà”. Così afferma il Consigliere Aristide Proietti (PSI), uscito lo scorso anno dalla coalizione di maggioranza.
Infatti, l’impianto è stato autorizzato e finanziato sulla base della candidatura della Ecolife Biogas srls all’avviso pubblico del 31 maggio 2024 elaborato dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale.
La vicenda prende le mosse nella scorsa primavera, quando cominciarono a circolare notizie sui social, riprese anche in occasione dell’incontro “Natura in Campo” organizzato dalla Compagnia dei Lepini e tenutosi presso l’azienda agricola Marco Carpineti alla presenza del sindaco De Lillis e dell’assessore all’agricoltura Simonetta Imperia.
In Consiglio Comunale fu sollevata la questione, e fu chiesto all’amministrazione di De Lillis di dare informazioni sulla richiesta della Ecolife Biogas srls per il progetto presentato in Comune con una Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano da biomasse di sottoprodotti agricoli della potenza di 500 metri cubi all’ora, da realizzare nelle campagne di Cori in Località Paiolana.
La risposta arrivò solo durante il Consiglio Comunale del 30 maggio 2024, quando la maggioranza, per voce del sindaco De Lillis affermò che “dal punto di vista politico siamo contrari”, e l’assessore all’agricoltura Simonetta Imperia dichiarò che “bisogna essere vigili”.
“Proprio in quel Consiglio comunale – ricorda Proietti – viene messo ai voti un atto di indirizzo che, dopo premesse roboanti, deliberò di “adottare tutte le iniziative utili ai fini della tutela della salute dei cittadini, del territorio e dell’ambiente circostante”.
Espressione alquanto ambigua perché in realtà non si “oppone” alla realizzazione dell’impianto del biogas. In quell’occasione furono manifestate perplessità sia sul progetto che sulla procedura, non avendo ricevuto nessun tipo di informazione utile per valutare, fatto salvo la dichiarazione del sindaco sui social che “gli uffici hanno comunicato l’improcedibilità della richiesta perché non firmata digitalmente””.
“C’è da dire – continua Proietti – che in tutta questa vicenda l’Amministrazione di De Lillis ha dimostrato incompetenza, perché la Procedura Abilitativa Semplificata, secondo le norme imposte dalle Direttive dell’Unione Europea, consente di procedere all’apertura di impianti per la produzione di energie rinnovabili, qualora ci siano alcuni requisiti di base, anche per silenzio assenso dell’amministrazione dopo 30 giorni dalla presentazione della PAS. In più questi tipi di impianti sono ritenuti di pubblica utilità, hanno quindi grandi facilitazioni”.
Ora la società Ecolife Biogas, che nel frattempo è diventata una società agricola, realizzerà l’impianto in località Paiolana con un contributo pubblico dell’80% su un investimento che si aggirerà molto probabilmente intorno ai 20 milioni di euro.
Le obiezioni che vengono mosse all’iniziativa riguardano, infatti, la presenza sul territorio di produzioni viticole e olivicole di qualità, trovandosi ad un tiro di schioppo da importanti aziende di eccellenza del territorio come le Cantine Lulli, la Tenuta Filippi, Molino7Cento; oltre alla vicinanza al Monumento Naturale di Torrecchia Vecchia. Inoltre si è fatta rilevare la mancanza una viabilità adeguata a sostenere il traffico di camion necessari all’approvvigionamento dell’impianto, stimabili in 12 camion al giorno.
Altro elemento da considerare sono le opere necessarie ad immettere in rete il gas prodotto, opere che richiederanno di attraversare altre proprietà agricole che, sempre per la questione della pubblica utilità, non potranno opporsi.
“L’amministrazione De Lillis non poteva non conoscere tali norme e tali aspetti, a meno che non sia incompetente. Chiederò al Sindaco, all’assessore all’agricoltura e alla delegata alle attività produttive di conoscere nel dettaglio questo progetto, il suo iter e le implicazioni che avrà sul territorio e sulle aziende agricole di eccellenza limitrofe. Vedremo se sono stati “vigili”.