Un vertice durato quasi quattro ore finito poco prima delle ore 21,30 di ieri, 17 giugno: nel centrodestra monta la crisi di ABC
Un bilancio da votare e i costi esorbitanti dovuti all’assunzione di personale derivante dall’amministrazione Coletta negli anni 2021 e 2022. Così la mettono nel centrodestra dove ieri, 17 giugno, si sono seduti attorno a un tavolo tutte le forze di maggioranza, con una spaccatura che sta venendo a galla senza più ipocrisie: da un parte c’è chi vuole trasformare ABC in multiservizi dal momento che la mono-committenza con i rifiuti del Comune di Latina risulta insostenibile; dall’altra parte, c’è chi vuole ribaltare il tavolo, con la chiusura di ABC e il servizio rifiuti affidato a un privato.
Uno scenario, quest’ultimo, che sembrava improponibile fino a pochi giorni fa, anche alla luce delle promesse dell’amministrazione Celentano ai sindacati. Eppure, è una opzione che ieri si è trovata sul tavolo e che sarebbe stata bloccata anche dal fondatore di Gazzetta Amministrativa, Enrico Michetti, l’ex candidato sindaco di Roma e consulente Anci. Michetti, videocollegato con il vertice del centrodestra, avrebbe richiamato tutti a più miti consigli, spiegando che buttare al momento il bambino con l’acqua sporca sarebbe quantomeno azzardato.
Va approvato il bilancio di ABC, anche se questo costerà molto in termini di aumento Tari; tuttavia, l’azienda dei beni comuni va salvata e fatta funzionare. Questa è stata, in sintesi, la tesi dell’esperto consulente legale e sostenuta in primis da Noi Moderati.
Il vertice, ad ogni modo, non ha deciso niente, in attesa che i prossimi due giorni portino consiglio e un po’ di distensione nei rapporti tesissimi di maggioranza e anche all’interno dell’amministrazione stessa dove ci sono forze contrapposte e visioni lontane. Senza contare che ci sono in piedi le dimissioni del cda nel caso in cui il bilancio non fosse votato.