Convalidato l’arresto del giovane che ha ucciso il 35enne di origini bengalesi accoltellato la mattina del 27 maggio durante una rapina in un distributore di carburanti
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto del 18enne di Ardea, Marco Adamo, accusato dell’omicidio del benzinaio bengalese di 36 anni, Nahid Miah, avvenuto lo scorso 27 maggio nel corso di una rapina al distributore che la vittima gestiva a Tor San Lorenzo.
Il giovane, difeso dall’avvocato Paolo Foti, ha confermato quanto detto ai Carabinieri, ammettendo di aver ucciso il benzinaio, pur spiegando di non averlo fatto intenzionalmente, tanto da aver saputo della morte dell’uomo solo guardando le notizie su Internet apparse quella stessa sera.
Adamo è stato arrestato lo scorso 1 giugno. Ha ucciso con un coltellata Nahid Miah, benzinaio e padre di famiglia (due bambini piccoli), durante la rapina ad Ardea il 27 maggio. Il 36enne cittadino del Bangladesh, gestore del distributore Toil a Tor San Lorenzo, era stato colpito a morte da una coltellata al cuore. A sferrarla, secondo la ricostruzione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, è stato il 18enne del luogo, Marco Adamo (ex dipendente di Amazon) che, dopo il delitto, era fuggito nascondendosi a Cisterna di Latina, presso un casolare abbandonato di proprietà della famiglia. Il ragazzo, dopo l’omicidio, era fuggito con un bottino di 570 euro.
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Secondo i Carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Frascati e della Compagnia di Anzio, coordinati dalla Procura di Velletri, intorno alle ore 12 del 27 maggio scorso, il 18enne a bordo di una moto, travisato da un casco integrale e vestito completamente di nero e armato di un grosso coltello, si era recato al distributore di Tor San Lorenzo, ferendo con una coltellata mortale al cuore Nahid Miah nel corso della rapina.
L’acquisizione delle immagini delle telecamere ha previsto il monitoraggio di numerosi impianti, fino ad arrivare a ricostruire l’intero percorso effettuato dal killer il quale si è mosso a bordo di una moto Bmw GS 650 bianca, rubata due giorni prima a Roma, poi ritrovata il 28 maggio ad Ardea, bruciata e quasi del tutto carbonizzata.
Il furto della moto era stato messo a segno da tre giovani originari del litorale sud romano, estranei all’omicidio. Successivamente, i Carabinieri hanno è identificato il 18enne che, la sera prima dell’omicidio, aveva a sua volta rubato la moto a uno dei tre ladri, trovata per strada.
Le indagini dei militari, anche tramite le telecamere, sono riuscite a risalire al percorso del killer, trovato nel pomeriggio di ieri, sabato 31 maggio, nell’abitazione a Cisterna. Il giovane, interrogato dai Carabinieri, ha confessato il delitto, indicando in un’area boschiva di Ardea il luogo dove aveva nascosto l’arma del delitto: un coltello a serramanico con lama della lunghezza di 16 centimetri, sui cui sono state trovate tracce di sangue. Sul luogo, rinvenuti anche il casco e alcuni indumenti indossati al momento dell’omicidio. Il giovane, al momento, si trova nel carcere di Velletri.