È stata assolta dal Tribunale di Cassino per “non aver commesso il fatto” una imprenditrice dell’isola di Ponza, titolare di una stazione di rifornimento carburanti al Porto turistico.
La donna era stata denunciata da un cliente e tratta a giudizio per il reato di “frode nell’esercizio del commercio”, perché, ad avviso del Pubblico Ministero, avrebbe fornito una “cosa mobile” diversa da quella pattuita. In particolare, in occasione del rifornimento ad una moto d’acqua, avrebbe fatto ingresso nel serbatoio dell’acqua piuttosto che della benzina, con ciò cagionando danni al motore.
L’imprenditrice sin da subito contestava, tramite i propri difensori di fiducia Salvatore Dies e Vincenzo Macari, le accuse che le venivano mosse, osservando come nel corso di tutta la giornata del mese di agosto solo e soltanto quel rifornimento aveva causato problemi, ragion per cui doveva ritenersi illogica la ricostruzione accusatoria.
Dopo la discussione dei difensori, il Tribunale di Cassino ha assolto la donna per non aver commesso il fatto. Tra 90 giorni verranno pubblicate le motivazioni della sentenza.