Crea sketch per un “Romeo e Giulietta” e non viene pagato: a distanza di 7 anni riceve finalmente quanto gli spettava
Una piccola causa di lavoro che ha fatto sudare parecchio un illustratore di origine pontina, trasferitosi in provincia di Roma, difeso dall’avvocato Gianpiero Parente.
L’uomo, che reclamava il versamento di circa 1000 euro a una società di Bergamo, aveva svolto il suo lavoro consistente nello svolgimento di ricerche iconografiche e storiche relative all’abbigliamento e all’architettura dell’epoca in cui era ambientata l’opera di Romeo e Giulietto, l’intramontabile tragedia dell’amore contrastato per antonomasia scritta dal Bardo, William Shakespeare, alla fine del 1500.
Non vedendosi corrisposto quanto dovuto dalla società di Bergamo per il lavoro di creazione di sketch, il ricorrente si è rivolto alla stessa ditta nel 2016, con due distinte richieste di pagamento tramite mail. Il nodo stava nella cessione dei diritti sull’opera svolta che, secondo il professionista, non era stata concessa alla società. Quest’ultima, invece, avrebbe utilizzato impropriamente i bozzetti degli sketch prodotti, non avendo i diritti di immagine.
Dopo una lunga battaglia legale, il giudice di pace di Velletri ha dato ragione al lavoratore, difeso dall’avvocato Parente, che ha ottenuto il pagamento della somma di 1.060 euro, esclusi gli interessi legali.
Secondo il giudice di pace, infatti, la stessa società ha ammesso di aver pagato una prima tranche all’illustratore, sospendendo il pagamento del saldo per via del mancato assenso alla cessione dei diritti dei bozzetti. Ecco perché “risulta provata l’attività svolta e atteso che non risulta la cessione dei diritti per lo sfruttamento dei bozzetti, la domanda è accolta”.
