Il fatto risale al consiglio comunale del 20 marzo scorso, quando la segretaria comunale verbalizza e di seguito riporta nella delibera pubblicata sul sito ufficiale del comune, frasi che, secondo il consigliere comunale d’opposizione Lorenzo Bernabei, non sarebbero state dette dall’esponente politico indipendente medesimo. A prova di tutto questo, Bernabei avrebbe fornito ai carabinieri l’audio della seduta in questione.
“Sono sconcertato da tutto ciò – spiega il consigliere comunale d’opposizione Lorenzo Bernabei -. Stiamo perdendo di vista le principali nozioni democratiche. In consiglio comunale l’imparzialità del presidente è cosa nota, ma che addirittura la segretaria comunale, Dott.ssa Francesca Parisi, funzionaria del ministero dell’interno, agli ordini del Prefetto, verbalizzi ed associ fatti presunti e inventati a suo piacimento, significa che veramente abbiamo toccato il fondo.
È palese la malafede,altrimenti non si spiega come mai, nonostante l’invito del sindaco a verbalizzare il suo intervento,durante la seduta in questione, la segretaria non riporta frasi gravi che implicano la conoscenza di atti quantomeno illegali al punto di far “chiudere Bassiano”.
Per di più sono ancora in attesa che mi risponda all’interrogazione, datata 12 dicembre 2024, in cui chiedo delucidazioni su questioni poco limpide a mio avviso. Come a quella invece più recente riguardante il ricorso al Tar della ditta di trasporto scolastico AN Baratta, a cui il tribunale ha dato ragione.
Sarà mia premura di inviare al Prefetto di Latina e di Roma, copia di tutto, compreso l’audio del consiglio comunale. In riferimento ai fatti appena denunciati ed indubbi, mi chiedo cosa pensa di se stesso, il presidente del consiglio, complice della deliberazione in questione, che parla tramite volantini e post di “morte della democrazia” riferendosi ad un articolo del gruppo di minoranza “Bassiano Futura”.
Se sarà necessario invierò il file audio ad ogni citradino….allora vedremo chi è inclune a mistificare la realtà, complice una rete di disinformatori seriali,a cui,nell’ultimo consiglio,ho ricordato la propria storia politica e sociale.
Confido nella procura, affinché vada in fondo alla questione scongiurando una deriva autoritaria da parte di funzionari pubblici in ambito governativo. Questi avvenimenti sempre più frequenti necessitano di una ferma condanna, al fine di ripristinare una credibilità nelle istituzioni”.
