BARRIERE ARCHITETTONICHE A LATINA: IL PIANO PER ABBATTERLE “SFORTUNATO”

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Piano di eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Latina: affidato l’incarico per redigere il progetto. Cinque anni fa Coletta disse che le avrebbe eliminate nei primi cento giorni di amministrazione

Sono anni che se ne parla e anni che di obiettivi concreti non se ne sono raggiunti. Quello delle barriere architettoniche in una città è un barometro molto esplicativo del grado di civiltà urbana e sociale. E nel capoluogo, quel grado è molto basso.

La determina del Settore Politiche e Gestione del Territorio del Comune di Latina, disposta il 5 dicembre scorso, spiega qualcosa sui rallentamenti subiti da un Piano di eliminazioni barriere che, nelle fasi di progettazioni, non ha avuto vita burocratica agevole.

L’atto, oggi, affida a un architetto con studio a Latina la redazione del “Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA)” per un importo di 20.802. Entro quattro mesi il piano dovrà essere pronto ma del tempo già se ne è perso molto.

Basti dare un’occhiata alla genesi di una realizzazione il cui progetto era stato affidato a un altro architetto che, in seguito, è venuto a mancare. La professionista a cui è stato affidato l’incarico era una stretta collaboratrice dell’architetto deceduto.

A maggio 2017, infatti, una determina del Comune nominava Rup l’architetto Giovanni Passariello, dipendente del Comune stesso, per gli ”Interventi di abbattimento barriere architettoniche”. Poco dopo, il Comune riteneva di affiancare al Rup un professionista esterno all’ente di Piazza del Popolo, un architetto accademico di Roma, per un corrispettivo di 5mila euro.

Dopo alcuni passaggi tecnici e amministrativi e il cambio del Rup interno al Comune, con il geometra del Comune Armando Bragaglia, il Servizio Politiche di Gestione e Assetto del Territorio, ricevuta la documentazione inerente al P.E.B.A., prendeva atto che la Determinazione Dirigenziale del 2017 con la quale era stato conferito l’incarico di
supporto al RUP all’architetto romano, relativamente alle attività necessarie alla predisposizione, adozione e attuazione del P.E.B.A., recava in sé una mancanza: l’incarico stesso non era stato sottoscritto dal professionista ed inoltre, in atti, non era stata rinvenuta alcuna attività inerente l’incarico ricevuto da parte del professionista incaricato.

C’era un particolare di non poco conto: l’architetto era deceduto il 30 gennaio 2020.

Al che, qualche mese dopo, come detto, viene nominata un architetto che nel curriculum aveva rapporti di collaborazione con l’accademico romano deceduto.

Nuovo supporto al Rup e nuovo Rup nominato dal Comune.

Ma non è finita perché, nel frattempo, intervenivano anche risorse dalla Regione Lazio, tramite bando a cui il Comune ha partecipato ed è stato ammesso in graduatoria per un contributo di 25mila euro.

Solo che il Peba per cui si stava lavorando era circoscritto alla Ztl, ecco perché – come si legge nella determina del 5 dicembre 2021 – ravvisata pertanto la necessità, a seguito della concessione del contributo regionale per la redazione del PEBA che riguarda l’intero territorio comunale e non solo il perimetro ricompreso nella zona a traffico limitato ed un’area pedonale del centro della città, è stato esteso l’incarico già in essere all’architetto incaricato di supportare il nuovo Rup del Comune Emanuele Spagni.

Dopo quattro anni pare che quantomeno si siano poste le basi per lavorare. Di tempo se ne è perso già abbastanza, adesso la prossima deadline è tra quattro mesi.

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