BARRIERE ARCHITETTONICHE A LATINA: APPROVATO IL PIANO DI ABBATTIMENTO

Barriere architettoniche a Latina: il Commissario prefettizio Carmine Valente ha approvato il piano di abbattimento per l’intero territorio del capoluogo

Il Commissario Valente, con un delibera approvata con i poteri del Consiglio Comunale, ha dato il via libera al piano di abbattimento della barriere architettoniche nel Comune di Latina. Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) – secondo la delibera approvata oggi, 10 novembre – consentirà all’Amministrazione Comunale di programmare gli interventi sul proprio patrimonio, garantendo l’accessibilità e la visitabilità degli edifici pubblici, l’accessibilità degli spazi urbani pubblici costruiti o naturali e la fruizione dei principali percorsi pedonali da parte di tutti, secondo criteri di pianificazione, prevenzione e di buona progettazione.

Un atto che trova la sua radice nella delibera di Giunta Municipale del 15 febbraio 2018, quando il primo esecutivo Coletta votò l’adozione del “Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.). Accessibilità degli spazi urbani”, sulla base della legge 05/02/1992 n. 104. Tramite quella delibera, l’Amministrazione ha dato avvio alle attività propedeutiche alla predisposizione, adozione e attuazione del P.E.B.A. della città di Latina nel perimetro ricompreso nella zona a traffico limitato (ZTL) ed un’area pedonale.

Successivamente, a marzo 2020, la Dirigente del Servizio Lavori Pubblici e Progettazione ha consegnato la documentazione inerente al P.E.B.A. al Dirigente del Servizio Politiche di Gestione e Assetto del Territorio (ora Servizio Pianificazione e Progettazione Urbanistica) poiché il P.E.B.A. ricadeva nelle competenze del suddetto Servizio.

A marzo e giugno 2021, l’amministrazione comunale di Latina ha chiesto l’ammissione al Bando per contributi ai comuni per la redazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche dichiarando che l’importo totale per la redazione del PEBA è pari ad euro 25.000,00; il contributo del Comune è pari ad euro 15.000,00 (pari al 60% del costo totale del PEBA); che non sono previsti ulteriori finanziamenti da parte di altri Enti.

Ottenuto il finanziamento regionale da 10mila euro, a maggio 2022 il Consiglio Comunale, prima di decadere a luglio per la nota sentenza del Tar, ha approvato all’unanimità sul Piano eliminazione barriere architettoniche; successivamente, sulla scorta della Determinazione Dirigenziale n. 2076/2021 del 5 dicembre 2021, l’incarico per la redazione del PEBA è stato esteso all’intero territorio comunale.

Allegata alla delibera commissariale odierna anche la relazione illustrativa del Peba e un documento preliminare redatti dal progettista Federico Caponera. Il Piano è stato redatto anche sulla scorta delle esperienze maturate attraverso l’avvio di fasi conoscitive negli scorsi anni e messo in campo nell’ultimo anno grazie ad un progetto partecipato di sensibilizzazione di natura sociale e partecipativa, realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale, in particolare con l’Ufficio Urbanistica e l’Urban Center.

Il Piano passa in rassegna tutta la città dal centro fino ai borghi, individuando i vari percorsi urbani e punti critici in modo da fornire tutte le informazioni e gli strumenti per un’agevole pianificazione temporale degli interventi nel breve e medio termine.

Per la realizzazione degli interventi, si legge nella relazione, le schede di rilievo, analisi e progetto sono da considerarsi delle linee guida progettuali che illustrano i requisiti prestazionali da raggiungere in termini di accessibilità e le caratteristiche degli interventi da eseguire, oltre agli specifici riferimenti alle normative. Alla luce di ciò, per quanto riguarda l’esecuzione degli interventi di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria, le schede del presente Piano e le relative stime potranno essere inserite nei progetti di fattibilità tecnica ed economica sulla base dei quali verranno redatti i progetti definitivi‐esecutivi. Per quanto riguarda invece gli interventi di manutenzione ordinaria, le schede del Piano – conclude la relazione – potranno essere inserite direttamente nella documentazione d’appalto.

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