“Sul bando dei chioschi l’Amministrazione Mosca ha sbagliato tutto. Consegnato quasi tutto il nostro lungomare ad un solo operatore”
“Avevamo avvertito l’Amministrazione Mosca. Lo abbiamo fatto nelle sedi opportune e anche pubblicamente, mettendo nero su bianco tutte le nostre perplessità su un impianto di bando sbagliato, pasticciato, carente sotto il profilo della concorrenza e pericolosamente esposto a criticità giuridiche. Oggi, purtroppo, i fatti ci danno ragione.
Su otto concessioni per i chioschi sul lungomare, ben cinque sono finite nelle mani dello stesso operatore economico di Latina. Un risultato sconcertante, che certifica il totale fallimento della linea amministrativa seguita da questa Giunta.
A Latina, lo stesso tipo di procedura consentiva la partecipazione ad un solo chiosco. A Sabaudia no. Il bando – anzi, gli otto bandi distinti non prevedevano alcun limite, nessuna clausola di tutela del pluralismo economico e territoriale, nessuna garanzia per evitare una pericolosa concentrazione nelle mani di pochi. Un’impostazione miope, che ha esposto il nostro tessuto imprenditoriale a una competizione squilibrata, sbilanciata e, nei fatti, discriminatoria.
Molti imprenditori storici della nostra città sono stati costretti a soccombere. Realtà locali che da anni garantiscono servizi e qualità, oggi si vedono escluse da un pezzo fondamentale della stagione estiva e della vita economica della città. È questo il modello di sviluppo e turismo che la Giunta Mosca ha in mente per Sabaudia?
Non solo. Restano forti dubbi sulla reale capacità operativa di chi ha ottenuto cinque concessioni contemporaneamente. Gestire in parallelo cinque strutture balneari è un’operazione complessa, che richiede personale, mezzi, risorse, autorizzazioni. A oggi, a pochi giorni dall’inizio della stagione, tutto lascia pensare che l’apertura possa slittare a fine giugno, se non oltre, con gravi danni per l’offerta turistica della città.
La nostra posizione è stata chiara sin dall’inizio. Abbiamo contestato il metodo. Nessun confronto nelle sedi istituzionali competenti, nessun coinvolgimento delle commissioni o del consiglio comunale.
Abbiamo criticato il merito. Un bando che apre le porte a contenziosi, con norme sospensive e clausole che potrebbero violare principi di chiarezza e trasparenza contrattuale.
Abbiamo segnalato rischi concreti di conflitti d’interesse, lasciati colpevolmente indefiniti da una norma troppo generica in un settore, quello balneare di importanza strategica per la città.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Una grave concentrazione nelle mani di un unico operatore e la scomparsa di un patrimonio locale di professionalità e competenze.
Il rischio è che a pagarne il prezzo non siano solo le aziende escluse, ma l’intera comunità, che potrebbe veder ridursi la qualità e la varietà dei servizi balneari e l’immagine turistica della città, già compromessa dalla lentezza dell’azione amministrativa.
Fratelli d’Italia Sabaudia contesta questo modo di fare. Per queste ragioni, chiediamo al Sindaco Mosca di venire n Consiglio Comunale per spiegare l’ennesimo “pasticcio” amministrativo della sua giunta”.
Così, in una nota, il Direttivo di Sabaudia di Fratelli d’Italia.