Concessioni balneari a Latina, interviene l’ex sindaco del capoluogo, Damiano Coletta, oggi consigliere comunale di minoranza (LBC)
“Se io fossi il gestore di una concessione balneare sarei profondamente deluso da questa amministrazione comunale e da questo governo per come hanno illuso la categoria riguardo il rinnovo delle concessioni. Anzi, da questo governo mi sentirei letteralmente preso in giro.
Per pura propaganda, ben sapendo che sarebbe stato impossibile eludere la direttiva Bolkestein, ha continuato ad alimentare speranze invece di trovare soluzioni. Così Giorgia Meloni, incassati i voti per le Europee, ha scaricato di fatto i balneari lasciandoli in un limbo di incertezza, pressata anche dall’Antitrust in un momento delicatissimo per le nomine UE durante il quale bisogna evitare di incappare nell’ennesima procedura di infrazione che costerebbe tantissimo al nostro Paese.
La mia Amministrazione è stata la prima a compiere una scelta che vi confesso non fu né facile né indolore. Nel dicembre 2020 il nostro fu fra i pochi Comuni a non concedere il rinnovo delle concessioni fino al 2032.
Questo ci costó molto in termini di consenso viste le imminenti elezioni ma se si rappresenta un’intera comunità, bisogna avere il coraggio e l’onestà di prendere decisioni impopolari ma che tutelino le casse comunali sulla lunga distanza. Non è stato facile, ripeto, ma questa è stata la mia scelta, una scelta onesta. E alla lunga i fatti mi stanno dando ragione.
Ora il governo brancola nel buio e ancora non detta linee guida per la messa a bando delle concessioni scadute. E così anche a Latina, si resta in attesa di sapere cosa fare mentre la fallimentare stagione estiva si avvia mestamente verso la conclusione certificando la totale inadeguatezza di chi avrebbe dovuto occuparsi della Marina ma non è stato in grado di garantire nemmeno il minimo richiesto”.
Così, in una nota, Damiano Coletta, consigliere comunale di minoranza (LBC).
