Ballottaggio Aprilia, la lista CambiAprilia di Carmen Porcelli respinge le avances della candidata di centrosinistra Luana Caporaso
Arrivano i primi responsi degli incontri che stanno tenendo i due candidati sfidanti al ballottaggio del 28 e 29 maggio Lanfranco Principi (centrodestra) e Luana Caporaso (centrosinistra) con i leader delle liste perdenti. Il Movimento Cinque Stelle ha respinto l’appoggio a entrambi i candidati lasciando libertà di scelta agli elettori, o meglio non esprimendo nessuna indicazione. Anche il candidato di “Amici per l’Italia” e Fiamma Tricolore, il medico Angelo Casciano, ha rifiutato qualsiasi ipotesi di accordo con i due candidati sindaci al ballottaggio.
La lista CambiAprilia, invece, ha deciso. Oggi, presso il point elettorale del candidato sindaco della coalizione Un’Altra Aprilia Lanfranco Principi, in piazza Benedetto Croce 16, si terrà una conferenza stampa congiunta con la lista che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Carmen Porcelli. Una conferenza stampa che sancirà l’appoggio a Principi. Al contempo, in una nota, CambiAprilia ha voltuo spiegare diffusamente i motivi del niet al sostegno di Caporaso.
“La lista CambiAprilia – fanno sapere – è stata contattata dalla candidata sindaca della coalizione civica e per educazione istituzionale abbiamo accettato l’incontro. Purtroppo, non abbiamo potuto convergere su alcun punto programmatico”.
Ecco i motivi.
- Riteniamo che, in questi quattordici anni di amministrazione (durante i quali la candidata sindaca e attuale vicesindaca ha ricoperto ruoli assessorili), l’alleanza civica negli ultimi 11 anni abbia perso quella tensione morale che le aveva consentito di vincere su temi come ambiente, acqua e legalità (i tre no famosi). Oggi di quel patto con gli elettori resta solo un ricordo sbiadito;
- Riteniamo che gli slogan sulla sostenibilità si scontrino con lo stato in cui versano le periferie, per le quali nulla è stato fatto, meno ancora negli ultimi cinque anni di governo, lasciandole le borgate preda della speculazione, dell’inquinamento, del consumo di suolo, del degrado, dei rifiuti, della deforestazione (anche al centro, dove in 10 anni sono stati eliminati circa 400 alberi), non rispondendo alle richieste di rispettare le promesse di servizi primari (2000), sollecitare il raddoppio della linea ferroviaria e potenziare la mobilità sostenibile (2012), realizzare viali alberati pedonali (2013), di tutelare la popolazione dalle emissioni odorigene (2014), di bonificare i siti inquinati (2016), di creare un numero verde per le emergenze ambientali (2020), di apporre vincoli sul territorio (2021), di creare aree di rischio ambientale (2022); di garantire acqua potabile alle periferie con i pozzi inquinati (2023);
- Riteniamo che la partecipazione e la trasparenza di questa amministrazione uscente si scontri con la realtà: ignorare le istanze del territorio. È successo a noi, che in questi anni abbiamo più volte cercato la collaborazione e il dialogo con l’amministrazione comunale su temi come l’ambiente e i servizi nelle periferie. Non abbiamo mai ricevuto risposta, salvo poi trovare alcune delle nostre proposte nel programma della coalizione, senza alcun rispetto nei nostri confronti. Nessuna risposta è infatti mai giunta sul Pinqua o sulla transazione con Acqualatina, questioni di diretta competenza della candidata sindaca. Un cambio di passo doveva avvenire prima e non durante la campagna elettorale per il ballottaggio, quando in cerca di appoggio, ha chiesto i nostri voti;
- Riteniamo che la mobilità sostenibile non si raggiunga con le piste ciclabili realizzate solo per utilizzare dei fondi, ma vadano pianificate, concordate e concepite nel rispetto della incolumità e del traffico.
- Riteniamo che la legalità non sia emersa in questa campagna elettorale, non solo perché la comunicazione istituzionale è stata una lunga cavalcata verso il voto (l’articolo 97 della Costituzione stabilisce l’imparzialità dell’azione dei pubblici uffici), ma perché la legge, la n. 22 febbraio 2000, stabilisce che gli amministratori uscenti, se candidati alle elezioni, possono svolgere attività di propaganda elettorale al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. E noi, invece, nei due mesi intercorsi prima delle elezioni e durante abbiamo rilevato: inaugurazioni di cose non terminate (palazzetto dello sport), celebrazioni anniversari, tanto asfalto elettorale ed altro ancora. Tutto questo non è futuro, come recita il suo slogan, ma la riproposizione di vecchi metodi, la politica becera dei “vecchi”;
- Riteniamo che di fronte ad un evento di grande importanza, come l’incendio della Loas una candidata sindaca che vuol cambiare il corso della storia avrebbe dovuto interessarsi, affinché il comune si costituisse parte civile nel processo penale, e non nascondersi dietro a scuse dilatorie;
- Riteniamo che una candidata sindaca, che fa della solidarietà un proclama, di fronte alle richieste di aiuto di cittadini delle periferie, che chiedono il rispetto dell’ambiente e condizioni di vita salubri, anziché ignorare la loro richiesta di supporto morale perché denunciati per questa vertenza, avrebbe dovuto rispondere a quell’appello – lei e l’amministrazione di cui fa parte –, anziché scaricare su alcune persone una responsabilità tutta in capo a chi amministra, pensando di aver risolto i problemi di quella periferia in tale maniera;
- Riteniamo insomma che anche lo stile e l’educazione siano dei valori: la coalizione della candidata sindaca non si è certo distinta per queste due caratteristiche. Assistiamo da giorni al lancio del fango verso gli avversari con un livore tale, che in tutto questo non leggiamo un briciolo d’amore per Aprilia. Crediamo che tutto questo non solo non appartenga al futuro, ma al peggior passato della città.