Bagnini, precariato e sfruttamento. La denuncia pubblica del referente ANAB Massimo Treglia: “Non vogliono farmi lavorare perché rispetto le regole”
Massimo Treglia, bagnino e referente ANAB (Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti) per Latina e provincia, ha denunciato pubblicamente la situazione dei contratti. “Faccio l’assistente bagnanti per lavoro e non per essere uno schiavo! Non accetto e non accetterò mai più di essere costretto a lavorare effettivamente 56/70 ore settimanali ed essere pagato per 40! Stavolta poi al genio di turno è scattata la smania di fare in mia presenza la segnalazione agli altri balneari per cercare di farmi uno smacco, teso ad offendermi, (alla presenza di 2 suoi dipendenti/soci) con messaggio sulla chat dei gestori di stabilimenti e spiagge libere attrezzate “NON PRENDETE MASSIMO TREGLIA A LAVORARE”, per poi anche sentirmi apostrofare con scemo o sindacalista perché non ho accettato dopo più di una decina di giorni di lavoro un imposizione di 1500€ al mese forfettarie prendere o lasciare”.
“Io non mollo di un centimetro e vado fino in fondo a questa storia…che non rimarrà certo circoscritta qui ad un social! Mi sto tutelando ovviamente nelle sedi opportune ma fin da adesso voglio essere uno sprone per tutta la categoria e ci metto la faccia, perché la stagione balneare è appena iniziata e i casi come il mio sono a quanto sembra la norma e non l’eccezione! Non ho alcuna paura delle ritorsioni…perché ne ho subite tantissime fino ad ora e nonostante ciò sono andato sempre avanti crescendo e migliorando!
È cresciuto negli anni sia il mio livello professionale che la capacità di aggregare altri assistenti bagnanti per renderli consapevoli dei propri diritti in quanto ormai stanchi di questo schifo! Io chiedo il rispetto del mio e dei nostri diritti di lavoratori. Ho sempre ottenuto ciò che mi spetta anche a distanza di anni e per tale motivo ho sempre cambiato datore di lavoro… perché fanno fare la lotta tra lavoratori. Tu ti fai pagare secondo CCNL? Bene allora l’anno seguente non lavori più da me ed io cerco un ragazzetto/a che è in stato di necessità o che prende a fare questo lavoro senza la giusta conoscenza di contratti e buste paga… mi costa la metà! Bene io ai balneari auguro ricchezza e prosperità ma siano illuminati e rispettino le basi, rispettino il minimo sindacale in base al livello di inquadramento professionale dovuto per legge che si acquisisce sia per anzianità lavorativa, e sia per le qualifiche fondamentali e accessorie che si stratificano per chi svolge questa attività come professione principale! Avete creato un cartello parallelo coordinandovi tra voi nelle chat per stabilire salari al di sotto dei minimi sindacali e addirittura osate mettere nella lista nera chi non si sottomette a questo cartello! Ora di quello che sono venuto a conoscenza e che mi è stato mostrato con spavalderia da un vostro “associato” ne risponderete nelle sedi opportune! Tutti! Intanto io sono in cerca di lavoro e nonostante tutto e nonostante questo mio post sono sicuro che in breve tempo lo troverò come ho sempre fatto nella vita. Ma per quello che ho subito personalmente sono ancora più motivato a rappresentare con orgoglio ed efficacia, metodo ed entusiasmo…la mia categoria!”
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