Badante violenta contro l’anziano compagno: prima il divieto di avvicinamento, infine l’arresto operato dai Carabinieri
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, su richiesta del Pm Martina Taglione, aveva disposto per la donna ucraina, 55 anni, il divieto di avvicinamento a quell’uomo che un tempo era stato il suo assistito (la donna faceva la badante) e successivamente il suo compagno.
E proprio nel corso della relazione tra l’uomo e la donna, iniziata dopo il periodo in cui lei le faceva da badante, che si sono verificate numerosi episodi di violenza a carico dell’anziano (più vecchio della donna di una ventina di anni) tanto che quest’ultimo è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso in più occasione. Sul viso e sul corpo ematomi e lividi per i quali l’uomo mai aveva rivelato l’origine, ossia le botte prese dalla compagna, soprattutto quando questa si ubriacava avendo problemi di alcolismo.
È durante il primo lockdown 2020 che la situazione era vieppiù degenerato. Poi, l’uomo aveva trovato la forza di denunciare tutto ai Carabinieri dopo l’ennesima aggressione. Per tale ragione era scattata la misura del divieto di avvicinamento disposta dal Gip La Rosa.
Tuttavia, la donna, costretta ad andare via da casa, si è ripresentata e, nonostante le insistenze del compagno che l’ha invitata ad andare via, ha preteso di rimanere nell’appartamento in cui viveva fino alla misura del giudice. È così che è scattata, dopo la chiamata del marito, l’intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile di Latina che hanno arrestato la donna ucraina.
AGGIORNAMENTO – Interrogata dal Gip La Rosa, la donna di 55 anni si è avvalsa della facoltà di non rispondere.