Latina, tentata rapina alle autolinee: interrogato il giovane arrestato dagli agenti di Polizia della Squadra Volante
Accusato di tentata rapina aggravata, il 18enne di origine tunisina, Smida Saiffedine, assistito dall’avvocato Giampiero Cevrain, è stato interrogato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone. Nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, il giovane ha negato tutti gli addebiti, dichiarando che non c’è stata nessuna aggressione contro un coetaneo alle Autolinee di Latina, bensì una reazione.
Il 18enne sarebbe stato imbeccato dalla vittima per uno sguardo di troppo alla sua ragazza, al che ne sarebbe nata una discussione e successivamente i due sarebbero passati alle mani. Per quanto riguarda il furto di occhiali e smartphone ai danni della vittima, il ragazzo ha negato anche questo.
Una ricostruzione agli antipodi rispetto a quanto evidenziato dagli agenti di Polizia che hanno provveduto ad arrestare il 18enne. In una nota, la Questura aveva spiegato che al momento dell’intervento dei poliziotti in Via Romagnoli era presente la persona aggredita, la quale ha specificato di essere rimasto vittima di un violento tentativo di rapina da parte di cinque giovani, che avevano tentato di impadronirsi dei suoi occhiali da sole e del telefono cellulare, colpendolo con calci e pugni. Il giovane è rimasto ferito in particolare al naso
Nella circostanza, i giovani, secondo la Polizia, non sono riusciti nel loro intento anche per il tempestivo intervento di alcuni passanti e anche della ragazza del malcapitato. Inoltre, Smida Saiffeddine, è stato stato riconosciuto senza ombra di dubbio quale componente, forse anche il più aggressivo, del gruppo di rapinatori.
E lo stesso, che presentava anche alcuni evidenti indizi circa la colluttazione appena avvenuta, è stato tratto in arresto per tentata rapina aggravata.
Ad ogni modo, alla fine dell’interrogatorio, il Gip ha deciso per il 18enne la misura cautelare più restrittiva, quella degli arresti in carcere.