BABY GANG A LATINA, RANALDI (PERLATINA2032): “CENTRODESTRA PROPONE LE “RONDE”, MA SERVONO GI EDUCATORI DA STRADA”

Nazzareno Ranaldi
Nazzareno Ranaldi

Adolescenti e criminalità, allarme della Procura: Ranaldi (PerLatina2032), “Maggioranza promuove giustizia fai da te, ma è solo risposta securitaria e propaganda. Serve prevenzione, come educatori di strada”

Il consigliere di minoranza al Comune di Latina risponde a proposito dell’allarme lanciato dalla Procuratrice Aggiunta, Luigia Spinelli, per segnalare casi di estorsione e rapine a danni di minorenni. “La maggioranza non esclude di attivare gruppi di volontari-sentinelle in centro, ma queste “ronde” rischiano di creare clima di tensione e sfiducia, non affrontano problema alla radice: necessario invece un approccio che privilegi il coinvolgimento della cittadinanza. La nostra proposta è di attivare un progetto di educatori di strada”

“Di fronte a un fenomeno così grave, la risposta non può essere la militarizzazione del territorio o la promozione di ronde, come purtroppo proposto da alcuni membri della maggioranza”, ha dichiarato Nazzareno Ranaldi, consigliere di minoranza al Comune di Latina, riguardo all’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Procuratrice Aggiunta, Dott.ssa Luigia Spinelli, di segnalare casi di estorsione e rapine ai minorenni in centro, fenomeno in aumento. “Come PerLatina2032, la nostra proposta è di attivare un progetto di educatori di strada che possano stabilire un contatto diretto e costruttivo con i giovani, sensibilizzandoli a essere più vigili e a partecipare attivamente alla vita cittadina, senza paura. La sicurezza si costruisce con la fiducia e la cooperazione tra istituzioni e cittadini, non con la paura.”

La Procura di Latina ha lanciato un appello urgente alla cittadinanza per contrastare un allarmante aumento di rapine ed estorsioni ai danni di minorenni: sono episodi sempre più frequenti, dove le vittime spesso – per paura e intimidazioni – non denunciano. La Procuratrice Aggiunta, Dott.ssa Luigia Spinelli, ha esortato i cittadini a collaborare attivamente segnalando questi fatti alle forze dell’ordine, anche con una semplice telefonata. Gli episodi si verificano principalmente nelle zone centrali della città, dove gruppi di ragazzi poco più grandi delle vittime, a volte ventenni, intimidiscono gli adolescenti per farsi consegnare denaro o oggetti personali. Le indagini in corso  evidenziano la gravità del fenomeno, che mina la sicurezza dei più giovani e, se non contrastato, rischia di rafforzare il potere criminale degli autori. Spinelli ha poi informato i cittadini che, trattandosi di reati commessi ai danni di minorenni, non è necessaria una querela formale: è sufficiente una semplice segnalazione per avviare le indagini, con segnalazioni al 112 (Numero Unico di Emergenza) o recandosi presso le Forze dell’Ordine.

Continua Ranaldi: “Molti comuni italiani hanno avviato programmi con gli educatori di stradacome risposta non repressiva alle problematiche giovanili. E’ prevista la presenza di educatori e operatori sociali che mappano i gruppi di adolescenti nei quartieri, stabilendo un contatto diretto per comprenderne i bisogni e offrire alternative costruttive. Questo approccio si basa sulla convinzione che il problema non si risolva solo con la repressione, ma offrendo ai giovani un’alternativa e un punto di riferimento.La proposta di Per Latina Duemilatrentadue si discosta nettamente da soluzioni che, come le “ronde”, rischiano di creare un clima di ulteriore tensione e sfiducia, senza affrontare le radici del problema. La sicurezza si costruisce con la fiducia e la cooperazione tra istituzioni e cittadini, non con la paura.”

Ha spiegato Ranaldi: “Il parere della maggioranza attraverso il Presidente della Commissione Istruzione non è una risposta politica ma securitaria, quando dice che ‘Se i regolamenti esistenti ce lo consentiranno, per il bene dei nostri figli, mi adopererò personalmente a dar vita ad un gruppo di volontari che muniti di casacca di riconoscimento, la sera girerà come sentinelle pronte ad avvisare il 112 qualora ce ne fosse bisogno’. Ma questa è giustizia fai da te: a quando l’intervento delle ‘ronde’ nel tempo libero? In qualche fine settimana? Siamo alla propaganda, questa sarebbe la risposta ad un problema che riguarda gli adolescenti della città? Vanno attivate le commissioni Cultura, Servizi sociali e Politiche Giovanile, coinvolgere gli operatori dei servizi sociali, aprire un dibattito in città, chiamare in causa le scuole per dare risposte sensate a una problematica che riguarda l’intera comunità.”

“L’allarme lanciato dalla Procura si inserisce in un percorso di riflessione già avviato in seno alla Commissione Servizi Sociali, proprio per trovare risposte politiche efficaci alle problematiche che affliggono i giovani. In più occasioni come lista Per Latina Duemilatrentadue, abbiamo sottolineato l’importanza di un approccio che privilegi la prevenzione e la partecipazione attiva della comunità”.

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