“Veramente stucchevole la litania con cui il consigliere Scacchetti si arrampica sugli specchi sul tema dell’Azienda Speciale VOLA. Cosa non si fa per avere una visibilità mediatica che rasenta l’ossessione, tanto da ripetere attacchi strumentali privi di sostanza. Una volta, tenta maldestramente di farsi paladino dei dipendenti della vola “sfruttando” il ritardo nei pagamenti degli stipendi, quando non ricorda di aver votato contro il suo mantenimento, ora pur di attaccare l’Amministrazione, si inventa la storia dell’ ”affare privato”.
Totalmente fuori strada, di privato nell’azienda speciale non c’è nulla , per questa Amministrazione sin dal suo insediamento l’attenzione all’Azienda è stata uno degli aspetti che ci ha visto impegnati giorno e notte per raggiungere l’obiettivo di portarla fuori dalle sacche di illegalità diffuse che si sono riscontrate. E’ talmente un affare pubblico l’Azienda speciale Vola non solo per i servizi pubblici di interesse generale che eroga, che è un bene comune per il paese, tanto che è stato nominato a Commissario un Dirigente Pubblico, a Direttore una esperta di europrogettazione che è alla guida di commissioni europee di lavoro al Parlamento Europeo!
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Capiamo che non avendo mai svolto attività di governo amministrativo, essendo sempre stato all’opposizione tutte le volte che si è candidato, non sappia distinguere un decreto sindacale da un’ordinanza sindacale. Non c’è una prassi politica da seguire ma le regole dello Stato che governano le Amministrazioni Pubbliche e lo Statuto dell’Azienda VOLA approvato dal Consiglio Comunale, rispettato interamente nell’articolazione dell’art. 20 per la nomina del commissario che è avvenuta con delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 28.07.2023 con il voto contrario del consigliere di opposizione. Tale articolo cita che la nomina del Commisario è “per 6 mesi prorogabili per ulteriori 6 mesi e non oltre l’entrata in carica del nuovo consiglio di amministrazione” . Oggi non ci sono le condizioni per nominare un Cda perché prima va messa in sicurezza l’Azienda con il piano di risanamento! Con decreto sindacale n. 14 del 16.08.2023 è stata data esecuzione alla citata delibera di consiglio comunale di nomina del Commissario. Con la stessa procedura amministrativa – Decreto Sindacale n. 03 del 16.08.2024 è stato confermato tecnicamente il commissariamento nella persona dello stesso commissario votato dal Consiglio Comunale, commissariamento necessario fino alla definizione del piano di risanamento di prossima presentazione e fino alla nomina del nuovo Cda dell’Azienda, come cita l’art. 20 dello statuto.
Il ricorso al decreto sindacale è avvenuto anche per la prima nomina del Commissario e tale strumento giuridico non certifica in nessun modo “ che siamo in una condizione di necessità tale che insistono gravi pericoli per la comunità”. Il procurato allarme nel nostro ordinamento giuridico è un reato. La confusione regna sovrana, tanto che per giustificare l’inconsistenza del suo scomposto intervento, confonde il decreto sindacale, con l’ordinanza sindacale mai adottata per la nomina del Commissario. Ad adiuvandum ed al fine di liberare da qualsiasi fuorviante equivoco tecnico amministrativo, la differenza tra un’ordinanza e un decreto sindacale è sostanzialmente legata alla natura, ai contenuti e al contesto di applicazione di questi due strumenti giuridici. Il decreto sindacale, è un atto attraverso cui il sindaco esercita le sue funzioni amministrative ordinarie. L’ordinanza è un atto amministrativo emesso da un’autorità pubblica, come il sindaco, per regolamentare situazioni temporanee e urgenti. Ci auguriamo vivamente che questa Comunità sia rappresentata sulla stampa locale e sui media per le positività di essere una comunità sana, piena di risorse, che guarda fiduciosa al futuro, che sappia valorizzare talenti e giovani che sia attrattiva. Forse è un utopia a cui noi convintamente ne percorriamo la strada per raggiungerla, “tutto il resto è noia” diceva una canzone stupenda”.
Così, in una nota, il sindaco di Roccagorga, Carla Amici.