Progetto rivisto dell’autostrada Roma-Latina: rimane il pedaggio e l’imbuto a Roma. La bocciatura dei Comitati No Corridoio e No Bretella
NOTA CONGIUNTA COMITATO NO CORRIDOIO ROMA-LATINA E NO BRETELLA CISTERNA-VALMONTONE
Il 17 dicembre 2020 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio – N. 152 è stata pubblicata la Deliberazione 11 dicembre 2020, n. 988 del “Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento Cisterna-Valmontone. Approvazione dell’analisi di fattibilità e della project review, finalizzata alla ottimizzazione dell’intervento”.
Prima di tutto si ricorda che “il progetto dell’autostrada a pedaggio in project financing è ancora oggetto di un contenzioso”. E questo apre forti contraddizioni al percorso del nuovo project review!
Quasi tutte le opere complementari assegnate a quei Comuni che in contropartita votarono sì alla autostrada/bretella, sono state eliminate per un valore complessivo di 491 milioni di euro.
Di cui: il tratto complanare con l’A91 dall’A12 di 5,4 km; le tangenziali di Latina e Labico; la riqualificazione della Via Apriliana, di Via Foce Verde e della Via Ariana.
La giustificazione espressa dagli oratori, tutti a favore, della conferenza on line del 18 dicembre (ndr: organizzata dal Comune di Latina alla presenza di Ministro dei Trasporti Paola De Micheli e Sindaco di Latina Damiano Coletta), è quella che tale importo andava ad aumentare il pedaggio ma, per tranquillizzare i Sindaci coinvolti da questi interventi, la ministra ha detto che li finanzierà e li farà in un secondo momento.
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Tale nuovo percorso dell’autostrada sarà ridotto da 3 a 2 corsie per senso di marcia il tratto in bypass Pomezia Nord-Pomezia Sud.
Per la bretella Cisterna-Valmontone verrà nominato un Commissario che come dal Decreto “semplificazioni” potrà scavalcare tutte le norme e le leggi, compreso perfino il codice degli Appalti. Sarà scorporata dall’autostrada ed avendo un finanziamento pubblico in house sarà senza pedaggio. Mantiene totalmente la sua superficie, senza nessuna riduzione del consumo di suolo e tutte le aziende agricole di eccellenza, come prima, verranno espropriate e si perderanno decine di posti di lavoro nel settore. Il pesante impatto sul lago di Giulianello, monumento naturale regionale, rimane invariato.
L’autostrada Roma-Latina verrà realizzata in fasi, suddivisi in lotti funzionali: fase 1 a da km 5,4 dell’A91 (Roma-Fiumicino) ad Aprilia Nord e fase 1 b Cisterna-Valmontone, fase 2 da Aprilia Nord a Borgo Piave di Latina.
Saranno aboliti i caselli autostradali, il pedaggio si pagherà con il sistema “free flow” e il passaggio dei veicoli sarà rilevato dai “Portali”, apposite strutture di sostegno che copriranno l’intera carreggiata su cui saranno istallate apparecchiature tecnologiche che verificheranno l’apparato di bordo (come Telepass) o prenderanno le targhe dei veicoli.
Il pedaggio, considerato la riduzione degli interventi e dei costi, che da 2,1 miliardi di euro scendono a 1,5 miliardi di euro, diminuirà di circa il 20%, da 13 euro A/R giorno Roma-Latina a circa 10 euro giorno.
La riduzione di consumo di suolo si sviluppa in particolare sui 5,4 km cancellati del tratto A12 – snodo Roma-Fiumicino. Va detto che quest’area è già fortemente compromessa dalla stessa A91 e dalle complanari. Il resto, sono derivanti dalle tangenziali di Latina e Labico che oggi sono state stralciate, ma come già scritto in precedenza, verranno costruite a parte.
Insomma, a fronte di una riduzione del consumo di suolo di circa 25 ettari, il totale rimane pesantissimo: oltre 200 ettari!
Il bilancio complessivo di questa revisione progettuale continua a rimanere negativo, con la sua reiterata devastazione ambientale e sociale, con il pedaggio sull’autostrada Roma-Latina che rimane pesante per le tasche dei pendolari, con la sua inutilità certa, visto che l’imbuto d’ingresso a Roma rimarrà e le file interminabili continueranno inesorabilmente, l’impatto del viadotto tra Tor de Cenci e A91 manterrà tutta la sua nocività dell’inquinamento atmosferico e acustico per non parlare degli espropri delle abitazioni e delle attività commerciali, vicino a via di Mezzocammino.
Non è stato preso in considerazione dal Tavolo Tecnico di Missione del Ministero, il nostro Project Review che contiene l’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina, l’intermodalità con la costruzione della linea di treno-tram, il potenziamento di tutta la rete ferroviaria pontina e il rilancio del trasporto merci su ferro.
Chi vuole difendere la nostra terra dalla rinnovata devastazione, si può unire ai nostri Comitati NOcorridoio/NObretella che fin da subito rilanciano l’opposizione sociale a questa inutile opera.
Il 2021 si preannuncia con una rinnovata eco-resistenza, che faremo con tutti i mezzi a nostra disposizione, contro questa opera i cui beneficiari saranno solo e sempre i rapaci prenditori privati che si accaparreranno miliardi di euro pubblici, con il sostegno dei soliti politicanti dei partiti di governo e dell’opposizione.