Da poco si è concluso il tavolo di confronto sull’autostrada a pedaggio Roma-Latina tenuto al Comune di Latina e organizzato dal Sindaco Damiano Coletta.
Tra i presenti, i sindaci di Pomezia e Ardea, i consiglieri regionali Simeone e Tripodi, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Latina Castaldo, l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio Mauro Alessandri e gli altri rappresentanti dei vari enti invitati al tavolo.
La confusione sotto il cielo è tanta e gli interventi dimostrano una modesta conoscenza dell’opera dell’autostrada a pedaggio e una quasi completa omissione dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito, a chiare lettere, che la gara è da rifare poiché il contributo pubblico di quasi un miliardo di Euro è di “precaria restituzione” e rischia di rappresentare l’ennesimo spreco pubblico di risorse economiche.
Indipendentemente dalle varie opinioni dei presenti, la notizia del giorno è che il sindaco di Latina Damiano Coletta, a differenza di ciò che aveva detto precedentemente, è a favore dell’autostrada a pedaggio. Anzi, come lui stesso ha ribadito, “l’amministrazione di Latina non è in disaccordo”. Che, al netto delle forme grammaticali, significa la stessa cosa, con buona pace della sentenza del Consiglio di Stato e dei cittadini che aderiscono ai comitati contro quest’opera e a favore, invece, di un concreto e sostenibile adeguamento in sicurezza, come fatto per l’altra parte del Corridoio, quello nord tra Civitavecchia e Cecina.
Altra notizia, magari da verificare nelle prossime ore, è su quanto dato per sicuro dal consigliere leghista Tripodi che, oltre a parlare di immaginifici interventi della Cassa Depositi e Prestiti, ha asserito che il Consorzio Sis, uscito perdente dalla sentenza del Consiglio di Stato, avrebbe già proceduto all’istanza di revocazione della sentenza medesima. Che, lo ricordiamo, è esecutiva e annulla la gara d’appalto di Autostrade del Lazio.
La sensazione è che questi tavoli, ormai, siano depotenziati poiché da gennaio la Sr Pontina diventerà Ss Pontina e passerà alla competenza dell’Anas, società di Stato. Occorre una svolta politica, nella certezza che dal Ministero dei Trasporti è stata confermata la contrarietà di Danilo Toninelli nei riguardi dell’autostrada a pedaggio.