AUMENTO DI CAPITALE IN ACQUALATINA, M5S APRILIA: “UNICA SOLUZIONE È LA GESTIONE PUBBLICA”

Acqualatina

Aumento di capitale in Acqualatina, M5S di Aprlia: “Queste sono le parole fatidiche che ci costeranno 1.600.000 euro”

“L’importo corrisponde al 5,51 % delle quote azionarie del Gestore in mano al nostro Comune da cui si calcola l’importo spettante ad Aprilia sui 30 Milioni di € chiesti da Acqualatina.

A cosa servirebbe questo aumento di capitale visto che la Società ha chiuso l’ultimo bilancio con un attivo di oltre 11 M€? A detta del Gestore dovrebbe servire a garantire le risorse necessarie a proseguire il piano di investimenti sulla rete idrica e a rafforzare la tenuta finanziaria della Società a causa dell’alta morosità e della mancata approvazione del piano tariffario, entrambe giustificazioni poco credibili visto che l’ultimo aumento approvato in Conferenza dei Sindaci è stato equivalente a quello previsto da Arera, e non all’esosa percentuale richiesta dal Gestore, che avrebbe fatto impennare delle bollette già care, e che la morosità totale ammonta a poco più di 6 M€, circa la metà degli 11 M€ di attivo con cui ha chiuso l’ultimo bilancio.

Quindi, l’utilizzo dei fondi di cui si vorrebbe chiedere l’aumento di capitale non sarebbe giustificato dai crediti che la Società dovrebbe incassare dai morosi, ma neanche dagli investimenti, visto che ad Aprilia non ha investito neanche per lo sportello utenti che si era impegnata ad aprire nel nostro Comune controfirmando e accettando, nel 2004, il verbale di consegna degli impianti da parte del Comune; o meglio, lo sportello fu aperto e richiuso poco dopo nel silenzio di chi doveva vigilare che l’accordo fosse rispettato.

Quindi i nostri concittadini, anche quelli non allacciati alla rete idrica, visto che pagherà il Comune e l’importo non verrà spalmato sulle bollette, dovranno sobbarcarsi una quota di quell’aumento di capitale di 30 milioni di €.

Per quelli allacciati invece, doppia arrabbiatura, perché si troveranno a contribuire al pagamento di quella quota quando già pagano bollette molto salate per avere in cambio un servizio che di notte prevede un flusso talmente ridotto che praticamente in alcune zone l’acqua manca. Il Commissario straordinario D’Attilia, invece di battere i pugni sul tavolo e di pretendere che il flusso idrico fosse fatto aumentare ai livelli garantiti per la fornitura del servizio riportati a pagina 19 della Carta dei servizi del Servizio idrico integrato, e cioè: 2,5 atm di giorno e 7 atm. in orario notturno, all’incontro con Acqualatina, si accontentò che la riduzione del flusso fosse limitata nella fascia oraria dalle 00:00 alle 05:00 mentre la precedente riduzione era prevista dalle 23:00 alle 06:00, un vero regalo per gli apriliani!

Ricordiamo che la Società è pubblica per il 51% mentre il restante 49% è detenuto al 100% da Idrolatina Srl, il cui capitale sociale è detenuto al 100% da Acqua Srl, il cui capitale è detenuto al 100 % da Nepta SpA, il cui capitale sociale è detenuto al 100 % da Italgas SpA e che tale struttura, solo di dipendenti, sono 342 ma solo 8 unità dislocate ad Aprilia (il 2,34 %), ci è costata nel 2024 la bellezza di 18.500.000 € e quasi 18.000 € di multe a seguito di 9 violazioni contestate presso i propri impianti.

Insomma, del fatto che dei 62 milioni di € di PNRR i cittadini apriliani non gioveranno quasi di nulla (se non dell’ottimizzazione del S.I.I. dell’ATO 4 -Lazio meridionale e dei contatori con telelettura, che servono più al Gestore che all’utenza) dobbiamo ringraziare le amministrazioni di centro destra come quella guidata dal vicesindaco Verzili, subentrato al deceduto sindaco Meddi, che consegnò ufficialmente gli impianti idrici comunali ad AcquaLatina segnando l’inizio di un periodo da incubo per molti cittadini, che dopo 20 anni ancora subiscono disagi da parte del Gestore, come la riduzione del flusso idrico notturno, interventi molto ritardati nella riparazione delle perdite stradali sempre più spesso presenti e quasi nessun vantaggio. Attualmente 3 dei 5 componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, prima in quota Forza Italia, sono in quota Fratelli d’Italia, quindi i comuni di centrodestra sicuramente non voteranno contro l’aumento di capitale che pagheremo noi cittadini.

Mentre per la sindaca di centrodestra di Latina, la priorità è e resterà quella di salvaguardare la società stessa e i servizi essenziali che garantisce alla comunità, per noi del Movimento 5 Stelle l’unica via d’uscita per eliminare le logiche del profitto è sempre quella del ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico come previsto dai referendum del 2011 e dalla legge regionale n. 5 del 2014: il pubblico non fa profitti e con i ricavi può investire o ridurre i costi degli utenti”.

Così, in una nota, l’attivista del Movimento Cinque Stelle di Aprilia, Andrea Ragusa.

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