AUMENTO DI CAPITALE IN ACQUALATINA, IL NO DI FONDI VERA: “L’ACQUA NON È UNA CONTROPARTITA”

Aumento di capitale di Acqualatina: il NO di Fondi Vera nelle parole del Capogruppo Consiliare. Ciccone: “L’acqua è un diritto, non una merce. E nemmeno una contropartita”

Sono giorni importantissimi per il futuro della Società che da 23 anni gestisce, tra pochi alti e tanti bassi, il servizio idrico integrato nel nostro territorio e di riflesso lo sono anche per la nostra Città. Mercoledì 17 e Venerdì 19 Settembre si sarebbero dovute tenere Assemblee Straordinarie di Acqualatina S.p.A., di cui il Comune di Fondi detiene 746.394 azioni per un valore nominale di 746.394,00 € pari alla quota del 3,15446% del Capitale. La proposta avanzata ai Comuni dalla Società prevede un aumento del Capitale Sociale da 23.661.533 € a 53.661.533 €, attraverso l’emissione di nuove azioni del valore nominale di 1 € ciascuna, di cui il 51% dovranno essere sottoscritte dai Comuni soci. 

Praticamente ci viene chiesto di attingere tali somme dai bilanci comunali, cioè dalle risorse che un Ente mette a disposizione in maniera diretta o indiretta della cittadinanza, per i servizi più diversi. La motivazione fornita è quella di “supportare l’equilibrio finanziario ed operativo della società”, in altre parole si tratta dell’ennesima pezza a croniche inefficienze gestionali, non di un investimento strategico sul futuro del servizio idrico. Le criticità del servizio, infatti, sono evidenti a tutti: reti idriche ridotte a colabrodo,  pessima gestione dei guasti, cali di pressione che lasciano interi quartieri senz’acqua, specialmente nei mesi estivi. In un contesto simile, non è accettabile chiedere ai Comuni e quindi ai Cittadini di coprire i clamorosi buchi di una gestione fallimentare, senza garanzie né prospettive di miglioramento.

“Per questo motivo ritengo fondamentale che il Consiglio Comunale si esprima in merito, anche e soprattutto per fornire un indirizzo al Sindaco, che dovrà decidere in piena consapevolezza visto che si tratta di una scelta che avrà ricadute economiche dirette su Bilancio e Cittadini. Anzi, a dire il vero, un’assise come quella odierna, a mio parere, si sarebbe dovuta riunire diverse volte negli ultimi anni, ad esempio prima di approvare uno dei tanti aumenti tariffari che invece De Meo prima e Maschietto dopo hanno sempre avallato, senza mai nemmeno alzare la mano e chiedere se si potesse trovare una soluzione alternativa“ ha ricordato in Aula durante il suo intervento il Capogruppo Consiliare di Fondi Vera, Francesco Ciccone. 

“Ma anche prima di approvare i Bilanci della Società, su cui oggi Forza Italia nutre dubbi e fino a qualche tempo fa non permetteva controlli. Basti ricordare la Mozione che nel Consiglio Comunale del 29 Luglio 2022 fu bocciata da Maschietto e dalla sua maggioranza, un testo in cui chiedevamo di individuare una figura che potesse fungere da Garante nei confronti dei Cittadini,l’istituzione di una Commissione di esperti che avviasse un’ispezione amministrativa, contabile e finanziaria sulla gestione di Acqualatina S.p.A. e illustrasse la veridicità dei Bilanci della Società alla Conferenza dei Sindaci ed infine la convocazione periodica del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acqualatina e del suo Amministratore Delegatoper verificare qualità del servizio e cronoprogramma delle opere in cantiere sul territorio” aggiunge Ciccone

Tutto questo mentre la spesa media per l’acqua da parte di una famiglia fondana è di 545 € all’anno, contro la media nazionale di 460 €. Alcuni hanno evidenziato come dal 2003 ad oggi le bollette siano aumentate del 90%. Solo pochi mesi fa, ad Aprile, l’Assemblea dei Soci ha approvato il Bilancio 2024, con un utile economico di 11,2 milioni di € (+ 3,9 milioni di € rispetto all’anno precedente). Eppure anche la Carta dei Servizi, puntualmente approvata ad Ottobre 2024, ha goduto del sostegno incondizionato, ma è evidente che non venga rispettata. Lo testimoniano i numerosi Cittadini che da tempo sono costretti a convivere con un servizio tutt’altro che regolare, caratterizzato da interruzioni e riduzioni dell’erogazione, una condizione nota a tutti, Istituzioni comprese, che evidenzia livelli minimi di servizio spesso disattesi.   

“Capisco che non vi siate mai posti questi problemi, visto che per oltre un decennio avete fatto il bello e il cattivo tempo nelle stanze di Acqualatina. Capisco che non vi siate mai nemmeno chiesti se era il caso di convocate sedute del Consiglio Comunale prima di approvare uno dei tanti aumenti tariffari che invece avete sempre avallato. Avete iniziato a porvi queste domande solo da qualche mese a questa parte. Da quando il pallino del gioco per la gestione del servizio idrico integrato è passato nelle mani di un altro Partito” ha ribadito in Aula Ciccone rivolgendosi agli esponenti di Forza Italia. 

“Bene ha fatto chi ha chiesto che questo e altri temi strettamente legati al futuro di Acqualatina, ma più in generale ai servizi di cui la nostra Città necessita, fossero affrontati in maniera chiara, senza condizionamenti esterni, senza influenze di parte ma col solo obiettivo di difendere gli interessi dei Cittadini. Perché se per alcuni l’obiettivo è salvare Acqualatina, per altri la nobile priorità è difendere posti di lavoro, noi ci auguriamo che prevalga almeno stavolta l’interesse collettivo” ha aggiunto il Capogruppo di Fondi Vera.

La Politica ed i Partiti da sempre avrebbero potuto incidere in Acqualatina, o meglio ne hanno avuto la possibilità, ma non hanno certo tutelato le nostre Comunità. E se oggi la Società ci chiede un aumento di capitale per “evitare il tracollo”, quando manca davvero poco tempo al 2032, anno in cui concluderà la sua missione, allora qualcosa deve essere andato storto. 

All’orizzonte altri stravolgimenti, tra questi la possibile approvazione del disegno di legge sull’istituzione dell’ATO unico e la conseguente abolizione dei 5 ATO esistenti. Ma nessuno, nelle relazioni e nei documenti, esplicita questa operazione come una delle potenziali ragioni di questo aumento di capitale inaspettato. 

“Resta un dato, a mio parere fuori discussione. Dire oggi che la richiesta di Acqualatina non è correlata ad un Piano industriale di sviluppo ed investimento in grado di garantire un miglioramento delle infrastrutture delle condotte idriche vuol dire confermare ciò che Fondi Vera e tanti altri movimenti civici evidenziano da anni. Ma la differenza sta nei tempi e nei modi, perché la carenza di un Piano e di investimenti migliorativi è un segno distintivo del gestore. Non una novità del 2025” ha concluso Francesco Ciccone. 

La via della ripubblicizzazione è l’unica percorribile. Ci auguriamo che maturi la consapevolezza che anche assecondando le richieste di Acqualatina non si risolverebbeeo i veri problemi del territorio, ovvero la dispersione idrica e l’insoddisfazione dei livelli di qualità e distribuzione capillare. Le Istituzioni, le forze politiche, le Associazioni di Consumatori aprano momenti di discussione pubblica, insieme alle Comunità locali, per informare prima di tutto, e poi condividere scelte e lavorare a soluzioni alternative all’ennesima spremuta di Euro.

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