L’intervento del sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, sugli aumenti della Tari verificati nella città lepina: “Necessario”
“L’aumento della tassa sui rifiuti si è reso necessario per due distinti motivi. Il primo riguarda la situazione del territorio, con alcune zone di Suso ancora non coperte dal servizio di raccolta porta a porta.
Nonostante la presenza di cassonetti nella loro zona, infatti, questi cittadini pagano la Tari come gli altri, ma non sono serviti dalla raccolta differenziata, dovendo anche sopportare il fatto che molti cittadini di Sezze, e di altri Comuni limitrofi, vadano a conferire all’interno dei cassonetti presenti.
Togliere questi cassonetti attenuerà e probabilmente cancellerà il fenomeno, ma per fare questo servizio si rende necessario un aumento dei costi e quindi della Tari.
La scelta davanti alla quale ci siamo trovati è stata quella di lasciare i cassonetti a Suso e pagare meno, ma abbiamo scelto la strada opposta proprio per non avere cittadini di serie A e cittadini di serie B, per fare cessare questa sorta di servitù di quella zona della città.
Il secondo motivo per il quale la tassa sui rifiuti aumenterà è relativo al fatto che la Regione Lazio, con una determina licenziata a gennaio, ha aumentato i costi per il conferimento per l’indifferenziata di oltre il 27%, aumentando di conseguenza i costi in generale”.
Così il Sindaco di Sezze, Lidano Lucidi.
A stretto giro è arrivato il commendo del del consigliere comunale del Partito Democratico, Sergio Di Raimo, sul consiglio comunale del 29 maggio 2023 avente ad oggetto l’approvazione del Pef e della correlativa TARI-tassa rifiuti.
“La maggioranza decide di aumentare la tari di quasi il 17% passando da una spesa complessiva del servizio di euro 4.081.000 del 2022 a quasi 4.800.000 euro del 2023. Giustificano questa “stangata” con l’aumento del costo di conferimento dell’indifferenziato e con la volontà di migliorare il servizio.
Ma l’aumento del costo di conferimento dell’indifferenziato non ha riguardato solo il nostro comune e quindi non si spiega perchè diversi comuni limitrofi non hanno variato la tariffa, se non di pochissimo, e invece il comune di Sezze ha ritenuto di farlo e anche in modo sostanzioso. Per il resto, che ci sia la volontà di migliorare il servizio siamo d’accordo ma non occorreva mettere le mani in tasca ai cittadini anche perchè,negli ultimi anni, di investimenti destinati a migliorare ne sono stati fatti parecchi con gli oltre 500 mila euro intercettati nel 2019 attraverso un bando provinciale.
Il problema vero è la scelta politica fatta dalla maggioranza che penalizza sempre di più il cittadino che paga regolarmente a favore di chi non paga; perché dico questo? Perché con questo aumento i cittadini dovranno pagare anche 384.000 euro di tari non pagata da parte dei cittadini morosi.
Per essere più diretti, i cittadini che pagano sempre pagheranno anche la parte di quelli che non pagano mai. Se la maggioranza non avesse fatto questa scelta oggi la tari sarebbe aumentata del 7% circa e non del 17%.
Nulla da dire sulla legalità dell’operazione, che è stata fatta anche in altre annualità, ma penso che in questo momento storico in cui a stenti usciamo da una crisi generata dalla pandemia e visto anche l’aumento delle altre tariffe già deliberato dall’ente nei mesi scorsi e la velocità con cui stanno inviando le cartelle relative ad annualità precedenti, forse era il caso di evitarla”.