Latina, chiuse due attività di onicotecnica. A prendere il provvedimento è stato il Comune di Latina con due distinte ordinanze
Due ordinanze del servizio attività produttive del Comune di Latina hanno disposto la chiusura di altrettante attività di onicotecnica, la disciplina che si occupa della cura e della ricostruzione delle unghie, sia da un punto di vista estetico che correttivo.
I provvedimenti sono stati presi dopo due sopralluoghi dei Carabinieri Nas di Latina. In un caso, lo scorso 22 maggio, i Carabinieri Nas hanno sottolineato diverse criticità: “dalla planimetria allegata alla SCIA risultano 2 due bagni, ma dal sopralluogo ne risulta solamente uno; in una delle cabine, segnalata nella planimetria allegata alla SCIA, “è stato rinvenuto un bidone della spazzatura contenente strisce depilatorie già utilizzate”.
Sono state pubblicizzate all’interno del locale, inoltre “prestazioni riconducibili all’attività di estetista”
tramite la tabella dei prezzi a disposizione della clientela ed attestati di frequenza corsi. Durante il controllo, la titolare “stava utilizzando una fresa per manicure”. In più, “rispetto a quanto visionato in planimetria”, la titolare “stava effettuando la sua attività al tavolo con quattro sedute”.
Il Comune ha ordinato la cessazione immediata dell’attività di onicotecnica e la contestuale chiusura del centro.
Nel secondo caso, simile al primo, dal verbale di sopralluogo effettuato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S. di Latina, si evince che entrambe le titolari dell’attività “non risultano essere estetiste, ma solo in possesso di un attestato per onicotecnico”.
Vista l’assenza del requisito professionale di estetista, il Comune ha ordinato la cessazione immediata dell’attività di onicotecica e la contestuale chiusura dell’attività.
