ATTENTATO A RANUCCI, IL GIORNALISTA ASCOLTATO IN PROCURA

I Carabinieri di Frascati hanno scoperto una macchina rubata a Ostia, a fine luglio, nella via adiacente all’abitazione del giornalista Ranucci. L’’esplosione nella tarda serata di ieri che ha distrutto le auto del giornalista Sigfrido Ranucci e della figlia, parcheggiate davanti alla loro abitazione a Pomezia, ha danneggiato anche parte della casa. Nessuno è rimasto ferito.

Un passante avrebbe visto un uomo incappucciato ieri sera a poca distanza dall’abitazione del giornalista. In base a quanto si apprende, l’uomo avrebbe raccontato agli inquirenti della presenza sospetta. In base ai primi risultati delle indagini, inoltre, non è escluso che chi ha posizionato l’ordigno rudimentale abbia seguito gli spostamenti del giornalista e il percorso seguito per rientrare nella villetta. Nelle vicinanza dell’abitazione è stata trovata una auto rubata.

E’ durata circa due ore l’audizione in Procura a Roma del giornalista Sigfrido Ranucci. All’atto istruttoria ha preso parte il procuratore capo Francesco Lo Voi e il sostituto della Dda, Carlo Villani. Nel procedimento oltre al danneggiamento aggravato dal metodo mafioso si contesta anche la violazione della legge sulle armi in relazione all’ordigno scoppiato all’esterno della villetta dove il giornalista vive con la famiglia.

“Abbiamo delineato con i magistrati un contesto. Ci sono quattro-cinque tracce importanti che però per coincidenza alla fine riconducono sempre agli stessi ambiti. Sono cose molto complesse da provare. Io sto presentando denunce su minacce ricevute dal 2021, quattro in particolare quelle più pesanti. Da quello che so al momento sono tutti fascicoli contro ignoti”. Lo afferma il giornalista Sigfrido Ranucci al termine dell’audizione svolta in Procura a Roma. Ranucci ha sottolineato di aver “sentito in queste ore la vicinanza dei colleghi e degli amministratori” della Rai: “Credo che sia dai tempi dell’attentato a Maurizio Costanzo che non accadeva una cosa del genere”, ha sottolineato. 

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