ATTENTATI A SINDACO E VICE-SINDACO DI SERMONETA: COMUNE PARTE CIVILE, A PROCESSO GENTILE E BERNARDI

Giuseppina Giovannoli, sindaco di Sermoneta

Attentanti incendiari alle auto del Sindaco e Vice-Sindaco di Sermoneta: si divide la strada processuale dei tre imputati. Il Comune di Sermoneta parte civile

Inizierà il 17 maggio il processo per uno dei due esecutori, Giovanni Bernardi, e per il mandante, Giuseppe Gentile, Presidente della Pro Loco di Sermoneta, accusati di aver dato fuoco alle auto del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli e del vice Maria Marcelli.

Le misure cautelari a carico di Bernardi, Gentile, Emanuele Poli ed Angela Toti (finita ai domiciliari ma la cui posizione è stata stralciata) erano scattate lo scorso 26 settembre per “danneggiamento a seguito di incendio” e “violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti”. L’inchiesta dell’Arma è stata coordinata dal sostituto procuratore della Procura di Latina Martina Taglione che vide accolta la richiesta di misure cautelari dal Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota.

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Per Giovanni Bernardi e Giuseppe Gentile ci sarà il processo ordinario dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina. Gentile aveva chiesto di essere giudicato col rito abbreviato ma il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Cario ha respinto questa opzione. Diverso destino processuale per l’altro soggetto considerato esecutore dei propositi ritorsivi di Gentile ai danni delle due rappresentanti dell’Ente di Sermoneta: Emanuel Poli verrà giudicato il 26 aprile col rito abbreviato.

È stata accolta, inoltre, la richiesta di costituzione di parte civile del Sindaco Giovannoli e del Comune di Sermoneta.

Secondo Procura e Carabinieri che avevano svolto l’indagine, Gentile avrebbe incaricato Bernardi e Poli di dar fuoco alle auto di Giovannoli e Marcelli perché le amministratrici sermonetati non avrebbero avuto un occhio di riguardo nei suoi confronti per alcune assegnazioni da parte dell’Ente.

In particolare, Gentile era contrariato dalle scelte dell’amministrazione Giovannoli, in particolare rispetto alla sua esclusione dalla Fiera di San Michele del 2019 nel centro storico.

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