Il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e presidente dell’XI Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive, Enrico Tiero, è indagato per corruzione nell’ambito di un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Latina.
Sono in tutto sei gli indagati nell’inchiesta eseguita dal Nucleo Pef della Guarda di Finanza e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Latina, coordinata dai pubblici ministeri Martina Taglione e Antonio Sgarrella. Una inchiesta imponente composta da centinaia e centinaia di intercettazioni e una informativa degli investigatori.
Nella giornata di oggi, 10 ottobre, l’esponente politico si è auto-sospeso da Fratelli d’Italia (ma non dallo scranno di consigliere regionale), ammettendo di aver segnalato qualche giovane per l’assunzione lavorativa. Tiero ha, però, specificato che la figlia, che lavora all’Icot, è stat assunta al di là della posizione di consigliere regionale.
Tra gli indagati, infatti, c’è anche il direttore amministrativo dell’Icot del Gruppo Giomi, Roberto Ciceroni. Si tratta della struttura ospedaliera di Latina in cui lavora la figlia di Enrico Tiero. Secondo l’ipotesi accusatoria, per quanto riportava ieri una nota del suo avvocato difensore Pasquale Cardillo Cupo, l’esponente politico avrebbe agevolato assunzioni di giovani in alcune attività imprenditoriali in cambio di utilità.
“Il consigliere – aveva spiegato il legale – ha accolto la notizia con comprensibile turbamento, ma anche con assoluta serenità e fiducia nell’operato della magistratura. Proprio per questo ha già manifestato la propria disponibilità a comparire davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina, per fornire ogni chiarimento utile a definire la propria posizione”.
“Il Consigliere Enrico Tiero – proseguiva la nota – ribadisce la propria estraneità rispetto a condotte penalmente rilevanti, confidando che al termine dell’iter giudiziario emergerà «la piena correttezza del suo operato, da sempre improntato alla trasparenza e al servizio delle istituzioni”.
Secondo gli inquirenti, per fatti avvenuti nel 2023, Tiero avrebbe favorito, per l’appunto, una struttura sanitaria privata, l’Icot di Latina del gruppo Giomi, in cui lavora la figlia e fatto assumere conoscenti in un supermercato in cambio di favori. All’Icot, questa agevolazione avrebbe garantito ulteriori posti letto in convenzione. Un altro degli indagati è Maurizio Marasca, imprenditore e gestore del Conad a Latina dove vi sarebbero state alcune assunzioni. Ad essere indagati, inoltre, ci sono gli imprenditori Leonardo Valle e Francesco Traversa del Gruppo Cosami che si occupa di trattamento dei rifiuti, oltreché a Leonardo Morabito.
Le indagini di Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e Guardia di Finanza hanno fatto sì che a Tiero siano contestati dalla Procura pontina cinque capi d’imputazione, tanto da chiedere per lui una misura cautelare personale. Il prossimo 16 ottobre dovrà sottoporsi all’interrogatorio preventivo dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario,. Per Enrico “Fratone”, la Procura di Latina ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari.