“Avevamo paventato questa situazione nei mesi scorsi. Ora i nostri timori si sono concretizzati, tutti sulla pelle di centinaia di famiglie e di lavoratori. In molte scuole l’anno è iniziato, in altre sta per cominciare. Non è iniziato però per tanti alunni con disabilità e bisogni educativi speciali, che non possono ancora usufruire di un diritto fondamentale costituzionalmente garantito, quello di accesso alla scuola, garantito dal servizio di assistenza scolastica e CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa )”.
La questione è stata sollevata in questi giorni dai sindacati e ora ribadita dal movimento Latina Bene Comune, per voce della segretaria Elettra Ortu La Barbera e della consigliera Floriana Coletta, che aveva già posto il problema nei mesi scorsi, quando l’anno scolastico si era appena concluso, sottolineando come i ritardi, le inadempienze e la leggerezza con cui l’amministrazione stava affrontando il problema, rischiavano di non far partire il servizio in tempo per la riapertura di settembre.
“Così è stato – afferma la consigliera Coletta – L’amministrazione Celentano è arriva impreparata all’inizio dell’anno scolastico. Di fatto, i termini del nuovo bando triennale per l’assistenza scolastica e CAA non sono ancora scaduti. Il termine è fissato al 15 settembre e non il 1 settembre come annunciato dall’assessora Tesone, e 15 giorni di differenza per le famiglie che devono attendere e si trovano per inizio a il senza assistenza scolastica, sono tanti. E dunque, nelle more delle procedure, si rischia di non riuscire a far partire il servizio neanche per l’inizio di ottobre. Ricordiamo che l’affidamento era scaduto il 30 giugno 2024. Ci sono stati sei mesi di proroga e poi ancora altri sei per poter preparare un bando nei tempi, ma il cambio di competenza dai servizi sociali al servizio scuola e i ritardi nella predisposizione della variazione di bilancio, hanno fatto slittare i tempi di pubblicazione della nuova gara nonostante gli uffici del servizio scuola avessero già pronto il bando, creando un disservizio gravissimo che oggi viene scontato dagli utenti di questo servizio fondamentale e dai lavoratori”.
“Ad oggi dunque, e chissà per quanto ancora, non può essere garantito agli alunni con disabilità e alle loro famiglie un diritto sancito dalla legge, senza il quale viene meno anche il principio dell’inclusione scolastica e sociale – commenta la segretaria di Lbc, Elettra Ortu La Barbera – Nonostante i continui richiami da parte della politica e i solleciti arrivati a più riprese da parte dei sindacati, l’amministrazione Celentano ha dimostrato ancora una volta che l’attenzione alle fasce più fragili della popolazione non è una priorità. Decine di famiglie si ritrovano a vivere dunque una disparità di trattamento, nell’amara consapevolezza che le difficoltà dei loro figli possono evidentemente aspettare. Ci chiediamo ancora in che modo questa amministrazione intenda affrontare tutte le questioni che riguardano i servizi sociali, le fragilità, le disabilità, il lavoro, le disuguaglianze, che sono i temi più autentici su cui si misura la buona politica”.