“ASPETTANDO MFR19”. ROMA SI PREPARA CON QUATTRO SERATE PRESSO PALAZZO MERULANA

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Mario Giacomelli

Con quattro serate – dal 29 novembre 2018 al 7 febbraio 2019 – entra nel vivo “Aspettando MFR19”, il ciclo di incontri dedicati alla fotografia organizzati dall’associazione Faro in collaborazione con Palazzo Merulana. Appuntamenti informali e sfiziosi in attesa della prima edizione de MFR19 mese della Fotografia a Roma, il grande evento che mira a diffondere e accrescere la cultura fotografica e che dall’1 al 31 marzo animerà l’intero territorio della Capitale con eventi gratuiti, mostre, laboratori, seminari e workshop, alla scoperta della fotografia in un racconto straordinario che unisce il mondo fotografico romano in tutti i suoi aspetti e protagonisti: dai luoghi alle attività dei professionisti, dalle scuole di fotografia alle associazioni, dalle fondazioni e le gallerie ai musei e alle librerie specializzate. MFR19 vuole coinvolgere un pubblico non solo di professionisti ma di appassionati e curiosi di fotografia, forma artistica sempre più vicina alla quotidianità. Palazzo Merulana, cuore pulsante dell’evento, sarà per il mese di marzo la “casa della fotografia”, dando l’opportunità a chi ancora non lo conosce di addentrarsi in uno spazio ricco di arte. 
Dal 29 novembre 2018 al 7 febbraio 2019, un giovedì al mese, i fotografi di FARO Fotografia accompagneranno il pubblico in un percorso all’interno del mezzo fotografico, per educare allo sguardo e al linguaggio, in 4 serate mensili, davanti ad un calice di vino e qualche sfizio gustoso. Un’occasione per sorseggiare un aperitivo e trascorrere una serata speciale parlando di fotografia.  Sarà Gilberto Maltinti a inaugurare gli incontri giovedì 29 novembre, alle ore 18, con “Mario Giacomelli. La figura nera aspetta il bianco”, un focus dedicato all’artista che nel suo borgo natio, Senigallia, dal 1953 al 2000, attraverso l’uso di una semplice macchina fotografia a pellicola, ha raccontato le ansie e le angosce, le attese e le speranze dell’uomo. Maltinti esaminerà l’intero arco della sua produzione che va da Lourdes (1957) a Scanno (1957/59), da Puglia (1958/1982) a Zingari (1958), da Loreto (1959/1995), a Un uomo, una donna, un amore (1960/61), Mattatoio (1960), Pretini (1961/63), La buona terra (1964/66). Senza dimenticare il legame emotivo con Giacomo Leopardi che lo porterà all’apice della sua poesia scattando a Macerata e Fermo, tra il 1986 e il 1988, “A Silvia” e “L’Infinito”. Seguiranno gli appuntamenti con Alex Mezzenga, il 20 dicembre, che analizzerà differenze e similitudini tra fotoreportage e street pgotography; Gianni Pinnizzotto, il 17 gennaio, che spiegherà come ideare e realizzare un reportage fotografico; Maria Cristina Valeri, il 7 febbraio, che illustrerà il lavoro di Gordon Parks e Eve Arnold.

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