ASILO NIDO IN PIAZZA SANTA REPARATA A MAENZA: “UNA SCELTA FRUTTO DI CECITÀ POLITICA”

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Maenza, opposizione: “La scelta di istituire un asilo nido in piazza Santa Reparata è frutto di una cecità politica e morale che non ha eguali”

“È in fase di costruzione ed entro 2024 dovrà essere completato, un nuovo asilo nido a Farneto facilmente raggiungibile dalla vicina Priverno, Prossedi, Roccasecca dei Volsci e Roccagorga. Nido che si sta realizzando grazie ai fondi del PNRR e soprattutto al protocollo sottoscritto con il Comune di Priverno, con l’impegno di far iscrivere al nostro asilo nido, quei bambini che non troveranno posto nelle strutture del territorio Privernate.

Anche rispetto a quanto dichiarato da Sindaco nel consiglio comunale del 25/7, su questo lavoro ad oggi non ci pare esistano atti che dicono che l’opera abbia dei problemi di realizzazione, tutt’altro.

Laddove si riuscisse ad aprire un piccolo nido in Piazza Santa Reparata ( quanti bimbi potrà ospitare? 5? 7? 8?) la naturale conseguenza sarebbe quella di togliere numeri importanti all’asilo di Farneto con evidente danno (danno per il nido e per le casse comunali).
Come si fa a non credere ed investire energie e risorse su un nido che può ospitare fino a 31 bambini e che potrebbe garantire lavoro permanente ad almeno 5/6 persone?

Ricordiamo che i circa € 38.000,00 che per l’annualità 2024 il Ministero ha messo a disposizione del Comune sono per il Potenziamento degli asili esistenti, quindi si faccia ora attenzione all’uso di queste risorse. (La corte dei conti è sempre dietro l’angolo – si consiglia un “passaggio” al MEF)

La deliberazione numero 76 approvata lo scorso 19 luglio benché contenga i pareri tecnici dei funzionari, è priva di una piantina con l’organizzazione della struttura e di un computo con i costi previsti per la realizzazione della stessa.
Perché si possa definire asilo nido immaginiamo si debbano possedere dei requisiti minimi in termini di luoghi e di spazi e non ci pare sia stato fatto alcunché di tutto ciò, così come riteniamo vada fatta un’analisi dei costi per la gestione e la ristrutturazione (un progettino ci pare il minimo sindacale).

Vanno rifatti e adeguati i bagni, vanno creati degli spazi per giocare dormire e mangiare, gli arredi, bisogna assumere o far assumere personale qualificato, chi cucina chi accudisce i bambini ecc ecc. Va definita una retta mensile che viste le dimensioni dell’asilo, immaginiamo sarà onerosa.

Sicuramente tutto ciò verrà eseguito ( non in tempi brevi) ma intanto l’unico fatto certo è che è stato dato il “ben servito” all’associazione Avis, alla “futura” costituenda consulta delle donne ed alla palestra dei bambini dell’infanzia.

Le elezioni sono passate, si facciano scelte proiettate al futuro, scelte lungimiranti che vadano oltre gli “impegni della campagna elettorale”.

I fatti storici parlano per noi, siamo stati il paese delle due bande, le due majorette, i due gruppi folk le due società di calcio, facciamo tesoro di questo.

Riteniamo questa scelta, frutto esclusivo di goliardia politica, priva di prospettive e pertanto, al solo scopo di approfondire nei dettagli l’argomento e capire come questa maggioranza intende procedere, in virtù dell’art. 11 dello Statuto comunale, degli art. 11, 16, 18 e 22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e del D.Lgs. 18 agosto 200 n° 267 si richiede la convocazione di un consiglio comunale ad hoc per discutere della questione.

Così, in una nota, i consiglieri comunali di opposizione, Adalberto Marchetti, Antonio Saralli e Claudio Sperduti.

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