ARSENALE DELLA MALA AD APRILIA: LO SPAGNOLO IN SILENZIO, CARCERE CONFERMATO

Aprilia: rinvenuto un arsenale. I Carabinieri del Reparto Territoriale arrestano un cittadino spagnolo di 46 anni

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 46enne spagnolo, Alexander Patin, trovato un vero e proprio arsenale in casa e tratto in arresto dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, impegnati da mesi in un frangente molto difficile della città commissariata per mafia e tempestata da diverse contese criminale tra spari, una bomba lasciata in strada a mo’ di avvertimento e un carabinieri che, scambiato per un’altra persona, è stata raggiunto da colpi d’arma da fuoco e per poco non ci rimetteva la vita.

Patin, difeso dall’avvocato Veronica Miccinilli, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, che si è recata in carcere, a Latina, per interrogarlo. La stessa difesa non ha avanzato nessuna richiesta di misura cautelare meno afflittiva, anche in ragione del fatto che il 46enne non ha fornito neanche un domicilio dove dimorare nel caso in cui la richiesta fosse stata accolta. Il Gip Morselli ha convalidato l’arresto e disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’arresto di Patina è avvenuto nella mattinata del 16 maggio, ad Aprilia, nell’ambito delle intensificate attività di controllo del territorio finalizzate a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e le recenti azioni di fuoco. I militari del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, guidati dal tenente colonnello Paolo Guida, hanno arrestato il cittadino spagnolo di 46 anni, ritenuto responsabile di introduzione nello Stato e detenzione illegale di armi da guerra e comuni, anche clandestine, con relativo munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

Nello specifico, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare in un appartamento ubicato in località Campo di Carne, individuato nel seguire gli spostamenti di alcuni soggetti nel corso dei servizi di controllo del territorio in atto.

Giunti a casa, i militari dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza dell’indagato, unico soggetto ritrovato nell’appartamento, hanno avviato l’attività di ricerca che ha dato presto ragione all’intuito degli operanti. Infatti, i militari hanno rinvenuto all’interno di una stanza dell’immobile diversi borsoni e sacche contenenti un vero e proprio arsenale. In particolare, sono stati ritrovati 7 fucili mitragliatori, 7 fucili, anche a pompa, 6 carabine, 23 pistole, tra semiautomatiche e revolver, il tutto di diversa fabbricazione e nazionalità, 3 bombe a mano, due di nazionalità inglese e una americana, circa 2.500 cartucce di vario calibro, serbatoi delle diverse armi, silenziatori, 2 giubbotti antiproiettile e due uniformi delle forze dell’ordine complete.

Inoltre, nel corso della perquisizione, sono state rivenute 189 banconote da 50 euro, per un valore complessivo di 9.450 euro, verosimilmente contraffatte, oltre 300 grammi di hashish.

Quanto trovato nel corso della perquisizione è stato sottoposto a sequestro, tra cui le 3 bombe a mano che, con l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, sono state fatte brillare dalla Squadra Artificieri Antisabotaggio del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Roma. Pertanto, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto del 46enne.

Proseguiranno gli accertamenti già avviati sia sulle armi che la droga sequestrate, nell’ambito delle disposizioni che saranno impartite dalla Procura della Repubblica di Latina. Armi e droga saranno sottoposte ad accertamenti di natura balistica: le prime, al fine di stabilire la loro provenienza e il loro eventuale utilizzo in pregresse azioni di fuoco, le secondo ad accertamenti di laboratorio per la natura qualitativa e quantitativa.

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