Nella giornata di ieri, i poliziotti del Commissariato di Polizia di Cisterna di Latina hanno tratto in arresto su disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma Marco Formiconi, 49 anni
L’uomo ha dietro di sé un un curriculum criminale rilevante: infatti, ha già scontato una pena di 16 anni per omicidio, detenzione di armi e occultamento di cadavere e dovrà ora espiare la pena residua di un anno e 8 mesi di detenzione per ulteriori condanne. Formiconi è stato associato al carcere di Rieti.
Marco Formiconi è stato al centro della cronaca nera quando fu riconosciuto colpevole dell’omicidio del cognato, il 38enne carrozziere di Borgo Santa Maria Flavio Sadocco, ucciso, infilato in un sacco e gettato in un pozzo. Il movente non è mai stato chiarito veramente: si parlò di droga ma gli inquirenti non furono mai certi.
Era il 27 giugno 2002 quando, all’interno di un’azienda agricola di
via Tivera a Cisterna, Sadocco fu ucciso con due colpi di arma da fuoco che lo presero alla tempia e alla nuca.
Per sparare, Formiconi utilizzo una carabina. “Mi minacciava con una pistola – disse agli inquirenti Formiconi – Temevo che Flavio Sadocco stesse perdendo il controllo e quindi con uno stratagemma ho raggiunto il luogo dove tenevamo una carabina, l’ho presa e gli ho sparato istintivamente tre volte. L’ho ucciso così“.
Per quel delitto, come ricorda la nota dei Carabinieri, Formiconi ha scontato oltre sedici anni di carcere. Ora il nuovo trasferimento in carcere reati afferenti a molestie sul web.
