Sequestrati oltre venti chilogrammi di droga: si è svolto l’interrogatorio di convalida a carico del 50enne arrestato dalla Polizia
Si è svolto l’interrogatorio di convalida dell’arresto per il 50enne di Latina, Robin Terella, difeso dall’avvocato Antonio Fratini. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, si è recato nel carcere di Via Aspromonte per interrogare l’uomo, arrestato con quasi 25 chili di droga dalla Squadra Mobile di Latina. Il 50enne si è avvalso della facoltà di non rispondere e il Gip, oltreché a convalidare l’arresto, ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, respingendo la richiesta della difesa che chiedeva la scarcerazione e, in subordine, una misura meno afflittiva.
Il 50enne Robin Terella è stato rintracciato dalla Squadra Mobile la sera di mercoledì 4 settembre scorso dopo alcuni giorni di appostamento e accompagnato presso la sua abitazione per l’esecuzione dell’attività di Polizia. Una volta informato della suddetta attività da eseguire, il 50enne ha posto in essere una serie di comportamenti che la Questura, in una nota, ha definito “ribelli ed estremamente violenti, tentando di colpire gli operatori di polizia con un piccolo uncino artigianale”.
Non senza difficoltà, l’uomo è stato reso inoffensivo e, una volta all’interno dell’appartamento in Viale Kennedy (zona cimitero), si è compreso il perché di tanta violenza: in vari locali dell’immobile era occultata una notevole quantità di droga e, precisamente, circa 15 chilogrammi di hashish, oltre 3 chili di cocaina e oltre 5 chili di marijuana nonché 40 cartucce per pistola di vario calibro e 2 giubbotti antiproiettile, di cui uno con il logo Securitas Metronotte. Oltre 2 chili di hashish sono stati rinvenuti presso il suo luogo di lavoro: nascosti dentro il suo armadietto.
La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato alla criminalità oltre 200.000 euro. L’uomo, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, su disposizione del sostituto procuratore di Latina, Marina Marra, è stato ristretto in carcere.
Si tratta praticamente di un insospettabile, un paio di precedenti di droga nel passato, ma non di certo un personaggio sotto i riflettori. Un uomo qualunque, impiegato in un’azienda farmaceutica, che nascondeva un carico di stupefacenti non proprio banale.
Terella, che avrebbe dovuto essere interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina per la convalida dell’arresto nella giornata di venerdì, dopo l’arresto è stato ricoverato al Santa Maria Goretti proprio perché, per resistere ai poliziotti, si è provocato una ferita.