ARRESTATO ADESCATORE SERIALE DI BAMBINI

polizia postale

Avrebbe adescato sui social una bambina di 11 anni di Bologna convincendola a inviargli foto sessualmente esplicite da lei autoprodotte. È l’accusa che la polizia postale fa a un 40enne pontino arrestato in quanto gravemente indiziato di adescamento online di minorenni, violenza sessuale virtuale e pornografia minorile.

Le indagini, coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del servizio polizia postale, hanno preso avvio dalla denuncia alla polizia bolognese da parte della famiglia della 11enne. 

La giovane vittima ha raccontato di essere stata contattata sui social network da un presunto coetaneo, che l’ha convinta a inviargli foto sessualmente esplicite. I successivi approfondimenti hanno permesso di scoprire che il presunto responsabile dell’adescamento non era un adolescente ma un uomo di 40 anni, e di denunciarlo a piede libero. 

Dall’analisi dei dispositivi informatici sequestrati sono state individuate altre 23 vittime, di età compresa tra gli 8 e 10 anni, tutte indotte a compiere atti di autoerotismo e a realizzare foto e video sessualmente espliciti. 

Le complesse indagini, curate dagli operatori della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bologna, dirette dalla locale Procura della Repubblica e coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno preso avvio dalla denuncia alla polizia di Bologna di una bambina di 11 anni, che ha raccontato di essere stata contattata sui social network da un presunto coetaneo, che l’ha convinta a inviargli foto sessualmente esplicite da lei autoprodotte.

I successivi approfondimenti degli agenti della Polizia Postale hanno permesso di identificare il presunto responsabile dell’adescamento, un uomo di 40 anni, e di denunciarlo. All’esito dell’ulteriore analisi tecnica dei dispositivi informatici sequestrati nel corso della perquisizione, sono state individuate altre 23 vittime di età compresa tra gli 8 e 10 anni, indotte a compiere atti di autoerotismo, nonché a realizzare foto e video sessualmente espliciti che l’indagato conservava sui propri dispositivi, mediante “screen recording”, registrazione sullo schermo. 

L’uomo è stato fermato nella sua abitazione in provincia di Roma e portato nel carcere di Latina. 

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