Arpalo 2: udienza preliminare presso il Tribunale di Latina per 37 indagati, al centro del procedimento il fallimento del Latina Calcio
Erano 37 i nuovi indagati del secondo filone dell’inchiesta Arpalo condatta della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Latina con al centro sempre il Latina Calcio, epoca Maietta (l’attuale dirigenza è completamente estranea all’indagine), e ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a bancarotta fraudolenta, riciclaggio e corruzione.
Al centro del secondo troncone d’indagine (il processo scaturito dalla prima inchiesta denominata Arpalo è in corso presso il Tribunale di Latina), i tre imprenditori che rilevarono la società calcistica prima che fallisse, in circostanze che apparirono inusuali: Benedetto Mancini e Angelo Ferullo, entrambi di Anzio, e Regina Daniela Wainstein originaria della Finlandia.
Mancini e Ferullo sono già sotto processo, insieme a Pasquale Maietta, Paola Cavicchi e Antonio Aprile per un mancato versamento dell’Iva: la Procura contesta loro un’evasione dell’imposta sul valore aggiunto da parte del Latina Calcio in riferimento alla dichiarazione del 2016 per una cifra di 1,2 mln di euro.
Nell’udienza preliminare odierna, slittata anch’essa come a febbraio per un difetto di notifica, ad essere giudicati Pasquale Maietta e il suddetto imprenditore di Sermoneta, ex candidato sindaco ed ex dirigente del Latina Calcio, Antonio Aprile. Con loro, per l’appunto, Mancini, Ferullo e la Wainstein, la stessa imprenditrice Paola Cavicchi e appartenenti alla Guardia di Finanza, professionisti, imprenditori e l’ex braccio destro di Maietta e team manager del Latina Calcio, Pierluigi Sperduti (alla sbarra anche nel processo principale di Arpalo). Davanti al Giudice per l’udienza preliminare anche Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce e Paola Neroni, oltreché ai tre finanzieri, all’epoca dei fatti in servizio presso il comando provinciale di Latina, Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone.
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Il Gup del Tribunale di Latina Mario La Rosa ha rinviato l’udienza, come detto, per un altro difetto di notifica, pur stabilendo le date delle prossime udienze, al termine delle quali sarà chiaro il quadro di chi, tra i 37 indagati, dovrà affrontare il processo. Le prossime tappe sono state fissate il 27 maggio, il 24 giugno e il 15 luglio.