Arpalo 2: è iniziato il processo che vede al centro del procedimento il fallimento del Latina Calcio in epoca Maietta
Un altro processo imponente che non riesce a partire nel Tribunale di Latina. Dopo rinvii e giudici incompatibili, il processo scaturito dall’inchiesta Arpalo e sfociato in un secondo procedimento giudiziario che vede alla sbarra 37 imputati è ufficialmente iniziato, nel senso che il collegio presieduto dal giudice Beatrice Bernabei ha aperto l’istruttoria con le richieste del pubblico ministero Giuseppe Bontempo e quelle del corposo collegio difensivo.
Un processo che testimonia ancora una volta come il Tribunale di Latina faccia fatica, avendo pochi giudici e un carico di lavoro enorme. Basti pensare che oggi, per far partire questo processo, il Presidente del terzo collegio, Mario La Rosa (incompatibile perché da giudice per l’udienza preliminare ha rinviato a giudizio tutti gli imputati), ha dovuto far posto alla sua collega Bernabei la quale, per presiedere, ha dovuto lasciare temporaneamente scoperta l’aula dove era in corso la sua giornata da giudice monocratico. La conseguenza è che molti processi sono rimasti fermi per un paio di ore.
Ad ogni modo, tornando al cosiddetto processo “Arpalo 2”, superato il nodo delle eccezioni preliminari, il Tribunale ha registrato la richieste del pubblico ministero di acquisire le trascrizioni delle intercettazioni del processo madre, ossia “Arpalo”, peraltro ancora in corso di svolgimento e lontano dall’essere concluso. La difesa di Pasquale Maietta, rappresentata dall’avvocato Leonardo Palombi, ha eccepito, però, sulla utilizzabilità delle intercettazioni di “Arpalo” nel processo “Arpalo 2”.
Al contempo, l’avvocato Fiorella ha segnalato la possibilità che cinque capi d’imputazione siano prescritti. Il processo, alla fine, è stato rinviato alla prossima data del 17 aprile quando il pubblico ministero depositerà o meno le intercettazioni provenienti da “Arpalo”, mentre l’11 novembre di dovrebbe iniziare con l’escussione dei testimoni dell’accusa.
Il processo, come noto, vede alla sbarra diversi protagonisti della vicenda del Latina Calcio ai tempi di Maiettopoli quando l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, stava per incorrere in tutti i guai giudiziari che gli sono piovuti addosso dal 2016 in poi.
Sono 37 gli imputati del secondo filone dell’inchiesta Arpalo condotta della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Latina, coordinati dai sostituti procuratori di Latina Claudio De Lazzaro (non più in servizio alla Procura di Latina) e Giuseppe Bontempo. Al centro del procedimento il Latina Calcio (anche nel primo filone ci sono episodi contestati in merito alla società calcistica), per ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a bancarotta fraudolenta, riciclaggio e corruzione. L’attuale dirigenza del Latina Calcio è completamente estranea all’indagine e al processo, mentre quel Latina Calcio è imputato nel processo odierno e la curatela fallimentare è parte civile insieme alle curatele della Tre Assi srl e Emme srl, assistite dall’avvocato Cardarello. Il collegio difensivo composto dagli avvocati Dinacci, Giudetti, Vasaturo, Palombi, Maestri, Ciotti, Fiorella, Petrucciano, Tognozzi, Zeppieri, Diddi, Censi, Marino, Frisetti, Magnarelli, Napoleone, Lucchetti, Farau, Calabrese, Massi, Amadei, Vitelli, Corella, Santamaria, Santangelo, Laurora, Mora, Cellini, Vita, Di Tommaso e Cannizzo.
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Alcune ipotesi di reato contestate ad alcuni indagati sono state già dichiarate estinte per intervenuta prescrizione. Al centro del secondo troncone d’indagine, i tre imprenditori che rilevarono la società calcistica prima che fallisse, in circostanze che apparirono inusuali: Benedetto Mancini e Angelo Ferullo, entrambi di Anzio, e Regina Daniela Wainstein originaria della Finlandia.
Alla sbarra, oltreché Pasquale Maietta, anche l’imprenditore di Sermoneta, ex candidato sindaco ed ex dirigente del Latina Calcio, Antonio Aprile. A processo la stessa imprenditrice ed ex Presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, i figli di lei, Fabrizio e Roberta Colletti, e professionisti, imprenditori, più l’ex braccio destro di Maietta e team manager del Latina Calcio, Pierluigi Sperduti (alla sbarra anche nel processo principale di Arpalo). E ancora: Augusto Bizzini, Max Spiess, Fabio e Ivano Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce, Paola Neroni, il commercialista Salvatore Di Raimo (già condannato in primo grado, col rito abbreviato, a 4 anni per il processo Arpalo), Giovanni Fanciulli, Sergio Dari, Massimiliano Mancini, Dario Antonucci, Giampiero e Stefano Zampieri, Davide Zinicola, Marco De Cupiis, Simone Allegretti, Sossio Laricci e Christof Marek, oltreché ai tre finanzieri, all’epoca dei fatti in servizio presso il Comando provinciale di Latina, Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone.
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