Fondi, i Carabinieri arrestano un 53enne per detenzione abusiva di armi comuni da sparo e munizionamento e ricettazione di arma provento di furto
Ha deciso di rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di convalida del suo arresto, il 53enne muratore di Fondi, Lino Pannone, trovato dai Carabinieri con armi e munizioni all’interno del solaio di casa.
Un arresto di indubbio interesse, derivante dagli approfondimenti investigativi dei Carabinieri della Compagnia di Terracina e del Nucleo Investigativo di Latina, diretto dal tenente colonnello Antonio De Lise, svolti dopo gli arresti di novembre che hanno dato un colpo notevole al gruppo fondano capeggiato da Massimiliano Del Vecchio e indotto un personaggio di peso, Johnny Lauretti, arrestato anche lui, a scegliere di diventare collaboratore di giustizia.
Pannone, difeso dall’avvocato Giulio Mastrobattista, ha spiegato al Gip del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, di non essere il proprietario delle armi trovate in case e di averle custodite per fare un favore a qualcuno di cui non ha rivelato un nome. Un custode che teneva la “retta”, come si dice in gergo. Alla fine dell’interrogatorio, il Gip Cortegiano, convalidando l’arresto, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Il suo arresto è avvenuto lo scorso 11 aprile, quando i Carabinieri della Compagnia di Terracina e del Nucleo Investigativo di Latina lo hanno fermato contestato i reati di detenzione abusiva di armi comuni da sparo e munizionamento e ricettazione di arma provento di furto.
Nello specifico, i Carabinieri, al termine di speditiva attività d’indagine, hanno sottoposto a perquisizione domiciliare, nella zona di San Magno, Pannone, rinvenendo nella sua disponibilità due fucili, di cui uno artigianale risultato da accertamenti provento di furto, 150 cartucce calibro 9 X 21, 8 cartucce calibro corto, 50 cartucce calibro 7 X 65, 47 cartucce calibro 357, 97 cartucce calibro 45 e 50 cartucce calibro 9, il tutto abilmente occultato in una intercapedine realizzata sotto il solaio della propria abitazione. Il materiale è stato sottoposto a sequestro.
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Il 53enne, espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina.
La perquisizione, come detto, è avvenuta seguendo il filo delle indagini che dall’anno scorso hanno portato agli arresti del gruppo di Ferri-Pannone e, a seguire, del sodalizio che ha avuto il sopravvento, quello suddetto capeggiato da Del Vecchio, proprio sul medesimo gruppo Ferri-Pannone (quest’ultimo omonimo del muratore custode delle armi). È stato il pubblico ministero Martina Taglione a chiedere l’arresto del muratore di Fondi. Il provvedimento è parte dell’indagine che è ancora in corso.
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