AresCosmo, la società risponde ai sindacati: “A oggi nessuna formale proposta di acquisto, la nostra priorità è tutelare continuità aziendale e lavoratori”. Ma da mesi ci sarebbe un investitore pronto a rilevare la società
“A oggi non esiste una formale proposta di acquisto per AresCosmo, ma solo una lettera di intenti non vincolante a cui non ha fatto seguito alcun impegno formale con garanzie sullo sviluppo dell’azienda”.
Così l’amministratore delegato di AresCosmo, Steven Taylor, replica alle organizzazioni sindacali secondo le quali i vertici aziendali non starebbero offrendo “risposte concrete sul futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti”.
“La cosiddetta manifestazione d’interesse a cui fanno riferimento i sindacati – prosegue la nota dell’Arescosmo – altro non è che una bozza di proposta, peraltro incompleta e senza alcun piano di risanamento e sviluppo strategico dell’azienda. Proposta in ogni caso portata al vaglio del tribunale, al quale spetta il compito di valutare gli aspetti procedurali.
Stupisce come i sindacati, Filctem CGIL e Femca Cisl in particolare, spingano per la conclusione di una trattativa di cui ad oggi nemmeno la società conosce le condizioni. Questo perché il presunto acquirente non ha presentato al momento alcun piano di risanamento né alcuna strategia industriale per la ripartenza di AresCosmo. Consegnare la società a terzi senza averne chiaro il fine, aprirebbe la strada a speculazioni prive di garanzie per il futuro dell’azienda e dei dipendenti, per i quali CGIL e Cisl per prime dovrebbero esigere garanzie”.
“La nostra azione, in qualità di amministratori – conclude Taylor – è sempre stata e continua ad essere finalizzata alla salvaguardia dell’azienda per traghettarla, nell’ambito delle azioni consentite dal concordato, fuori dallo scenario di complessità nel quale ci troviamo. Quella del fallimento non è mai stata una minaccia”.
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Una nota che non lascia spazio a nessuna possibile svolta per un nuovo corso di una società, la Arescosmo (la cui sede è ad Aprilia, in via delle Valli), che opera nell’appetitoso (per i tempi che corrono) campo della difesa e dell’industria bellica. Possibile che con il piano di riarmo europeo e quasi tutti gli Stati che spingono in quella direzione, solo per la Arescosmo non ci sia speranza? Risulta, infatti, che il l’investitore acquirente che viene definito “presunto” avesse avuto interlocuzioni con il management attuale dell’Arescosmo, a cominciare da Valerio Apostolico, managing director di Arescosmo spa e general counsel di Aereo Sekur Spa, società gemella della società in crisi ma, a differenza di quest’ultima, in piena forma.
Il prossimo 1 agosto, dovrebbe svolgersi un’assemblea dei soci nei quali gli azionisti dovranno relazionare sullo stato d’avanzamento della trattativa con l’investitore che, però, nella nota di oggi, 23 luglio, viene definito solo “presunto”. Da ciò che risulta, appena una settimana fa, invece, i toni dei manager Taylor e Apostolico, in accordo con gli organi sindacali, erano completamente diversi. Si parlava di un ingresso possibilmente risolutore per gli affari di Arescosmo e, sopratutto, di aver ricevuto una bozza vincolante e perfettibile dall’investitore. Fatto sta che la situazione di Arescosmo rimane molto critica e, al momento, in pieno stallo. Ancora più difficile da capire la reale volontà dei manager a capo della società medesima.