La manifestazione a Roma di domani mattina degli operatori 118 davanti la Regione Lazio è rinviata a data da destinarsi. Il direttore generale dell’Ares, Maria Paola Corradi, ha revocato questa mattina la delibera n. 365 del 30 dicembre scorso. Al momento nessun rischio incombente di perdita del lavoro per la gran parte di infermieri, autisti e soccorritori a causa dell’affidamento del servizio di soccorso alle associazioni di volontariato (onlus).
La protesta degli addetti all’emergenza del Lazio che si sarebbe dovuta tenere in piazza Oderico da Pordenone può aspettare, il dialogo serrato tra il commissario straordinario dell’Azienda regionale e il movimento spontaneo delle “divise rosse” continua. Previsto un ulteriore incontro tra i delegati dei dipendenti a rischio e la Corradi per venerdì 17 gennaio. Il personale sociosanitario rivendicherà l’internalizzazione dei servizi d’emergenza in Azienda, verosimile che la Corradi prenderà tempo non potendo offrire soluzioni facili e immediate.
Il peggio è passato, la comunicazione intercorsa durante l’ultima settimana tra l’assessore alla sanità Alessio D’Amato e il vertice di Ares è stata tutta diretta ad evitare “il muro contro muro” con le 750 divise rosse, ma certo è che i sindacati in quest’occasione si sono trovati a svolgere davvero un ruolo marginale. Scavalcate totalmente dalle chat su telegram delle ragazze e dei ragazzi che si sono organizzati spontaneamente nelle provincie di Latina, Rieti e Viterbo, le sigle tradizionali in rappresentanza dei lavoratori hanno mostrato scarsa reattività rispetto a quella delibera di fine anno che avrebbe comportato conseguenze inaccettabili.
Conseguenze socio-occupazionali nefaste che i sindacati hanno impiegato troppo tempo a capire, conseguenze politiche che nessun partito avrebbe potuto permettersi, neppure il Pd. Forse questa volta Zingaretti ha avuto, se non altro, il merito di muoversi in anticipo sulla trimurti. Nel frattempo l’accordo dello scorso 10 giugno sulla reinternalizzazione progressiva del personale che svolge servizio d’emergenza siglato da Regione e Ares 118, da una parte, e Cgil, Cisl e Uil, dall’altra, attende ancora di essere attuato.