Nel Lazio l’internalizzazione delle postazioni Ares 118 prevede 700 nuove assunzioni per il 2024. Ma il futuro di 133 lavoratori impiegati nelle società private potrebbe essere incerto.
“La Regione Lazio, in occasione dell’audizione che ho presieduto alla Pisana, con le parti sociali e il direttore generale di Ares 118, Maria Paola Corradi , si è impegnata a garantire tutti i posti di lavoro – spiega Orlando Angelo Tripodi, presidente della commissione Lavoro – tanto che nei giorni successivi all’incontro mi sono adoperato per capire se per garantire i 133 lavoratori a rischio sia possibile un intervento di Laziocrea, l’azienda partecipata della Regione, tra le varie missioni ha quella di assicurare l’erogazione di servizi essenziali, dall’emergenza sanitaria alla protezione civile. I sindacati nel corso dell’incontro hanno chiesto un meccanismo che permetta di assorbire i 133 lavoratori impiegati nelle società private. Il problema riguarda soprattutto gli autisti e i barellieri, per i primi sarà bandito un concorso, ma il contratto prevede un’esperienza lavorativa di 5 anni per l’assunzione nel pubblico, requisito che molti dei lavoratori non hanno.
Per i barellieri, è prevista l’assunzione diretta dai centri per l’impiego e quindi, per entrare nel personale Ares, dovrebbero prima licenziarsi. Per quanto riguarda gli infermieri, il problema non sussiste, infatti, è già partito l’iter per il concorso, con premialita per i lavoratori già in servizio. Quella dell’assunzione da parte di Laziocrea potrebbe essere una soluzione ponte nel passaggio dal privato al pubblico per i lavoratori che ad oggi rischiano il posto, del resto la questione del licenziamento preventivo dei barellieri non è superabile, come quello dei 5 anni di esperienza per gli autisti. L’incontrò è stato utile proprio perché studierò la fattibilità con il presidente Rocca. Ritengo sia importante intervenire anche lì dove sia a rischio un solo posto di lavoro”, conlude Tripodi.