“Siamo dell’idea che gli imprenditori del nostro territorio, tutti, debbano essere messi nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi e nello stesso tempo siamo convinti della necessità di tutelare l’interesse pubblico affinché siamo sempre garantite la sicurezza e le normative vigenti”.
Queste le premesse del gruppo consiliare di Lbc, composto dai consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, che chiedono chiarimenti e tutele all’amministrazione in merito alla realizzazione dell’Arena Fogliano al lido di Latina.
“Ci siamo mossi come Lbc fin dal principio, quando abbiamo fatto più di una richiesta di accesso agli atti sulla realizzazione della Fogliano Arena da parte di un privato su un terreno che ha origini pubbliche, su un’area per la precisione delle Terme di Fogliano sottoposta a procedura fallimentare – spiegano – Su questo primo aspetto abbiamo scritto al giudice fallimentare perché negli anni passati quell’area era stata destinata, in deroga a quanto stabilito da PRG, all’uso esclusivo di posti auto vista la necessità di parcheggi in quella zona.
Quest’anno la deroga di utilizzo è stata trasformata, proprio nei mesi nei quali c’è più necessità di parcheggi, e per poche migliaia di euro, in favore di un’iniziativa privata per pubblici spettacoli con un grosso potenziale di guadagni, senza prevedere alcuna evidenza pubblica. Sulla lettera avevamo dunque chiesto di fare chiarezza: se dunque fosse stata conforme ai principi di interesse pubblico l’assegnazione dell’area a privati senza evidenza pubblica per eventi ad alto rendimento economico; se l’importo aggiuntivo (5mila euro) possa considerarsi congruo e proporzionato rispetto alla redditività dell’iniziativa imprenditoriale autorizzata, perché in alcuni casi le curatele percepiscono una percentuale sull’incassato che in questo caso non è stato previsto; se sia tenuto in adeguato conto, nella rimodulazione contrattuale, della perdita di una funzione pubblica strategica, come il parcheggio, proprio nel periodo di massimo fabbisogno”.
“Ma queste sono solo alcune delle questioni che meritano risposte – spiegano ancora i consiglieri di Latina Bene Comune – Altre riguardano fattori ambientali, come quelle legate alla Vinca fatte dalla Lipu, Legambiente e Sempreverde. Ci preme sottolineare un fatto: in quel luogo, con un permesso temporaneo, sono state realizzate opere che di temporaneo hanno ben poco, come i pali dell’illuminazione messi a terra con plinti di cemento armato ma che, come principio, saranno soggetti al ripristino dei luoghi.
Ci chiediamo dunque quanto la realizzazione di basi in cemento possa essere compatibile con tutto questo. Un altro esempio in questo contesto è che ad esempio l’arena del mare di Sabaudia, a cui spesso si fa riferimento come qualcosa realizzato all’interno del parco, è dotata di infrastrutture a terra e non sotterrate. In questo caso ci sembra insomma che tutto sia realizzato in modo più stabile e duraturo. Ci chiediamo: è corretto? Abbiamo inoltre appreso dalla lettura delle carte di cui siamo entrati in possesso con l’accesso agli atti – continuano i consiglieri – che l’iniziativa, sia nella relazione tecnica che nella prima documentazione dei vigili del fuoco, prevede un massimo di capienza di 1.980 posti. Veniamo invece a sapere dalla conferenza stampa che l’arena è sold out per il primo evento e che i posti in piedi saranno 4.999. Qual è dunque il dato giusto?
Ai fini della sicurezza questo non ci sembra un dato di poco conto. Ripetiamo, il nostro intento non vuole ostacolare chi fa impresa per un’iniziativa che sicuramente troverà il consenso del pubblico, ma molto più semplicemente chiediamo conto del rispetto di tutte le norme a garanzia sia degli utenti che degli imprenditori stessi”.