I reperti archeologici affidati al Comune di Aprilia dalla Guardia di Finanza saranno collocati nella biblioteca pubblica
Lo scorso 25 marzo, i Finanzieri della Comando Provinciale di Latina hanno consegnato al Comune di Aprilia, tramite la Sovraintendenza per i Beni Culturali, 137 reperti archeologici, sequestrati nell’agosto del 2020 all’esito di un’attività investigativa condotta dalla Tenenza di Aprilia su delega della Procura della Repubblica di Latina nell’ambito dell’operazione “AB IMIS”.
L’ingente patrimonio archeologico, di cui fanno parte 5 anfore antiche di epoca romana (completamente intatte e lunghe dai 60 ai 125 cm), nonché due palle di cannone litiche di origine medioevale, anelli di bronzo e ferro e un pezzo di pavimentazione mosaicale, è stato ricavato dal sequestro effettuato nei confronti di 65enne apriliano denunciato per i reati di ricettazione, violazioni in materia di ricerche archeologiche e impossessamento di beni culturali dello Stato.
Ieri, 13 maggio, la Giunta municipale di Aprilia ha deciso che quei reperti, più altri provenienti da ulteriori scavi, saranno collocati nella Biblioteca comunale individuata come luogo per la custodia e l’esposizione dei reperti.
I reperti verranno destinati nei locali sotterranei dove saranno soggetti a pulitura, catalogazione, conservazione e deposito su scaffalature. Nella Sala Manzù e/o Sala Ragazzi si realizzerà, invece, la loro esposizione al pubblico.