Aprilia: malmenato a Campoverde dal suo datore di lavoro, è successo in un’azienda agricola a un lavoratore di origine indiana
L’ambito è sempre quello dei braccianti agricoli. Su segnalazione del rappresentante della comunità indiana del Lazio Gurmukh, arriva la denuncia pubblica della Uila Uil.
A quanto viene riportato dal sindacato, l’episodio è avvenuto sabato scorso: a farne le spese un giovane indiano che lavora in un’azienda agricola di Caompoverde picchiato con l’unica “colpa” di aver chiesto di essere pagato dopo aver svolto il proprio lavoro. Il giovane è finito in ospedale con una prognosi di 7 giorni.
“Ancora una volta e ancora a Latina – dichiara il segretario della Uila di Latina La Uila di Latina Giorgio Carra – una normale controversia di lavoro si risolve con una reazione violenta da parte di un inqualificabile datore di lavoro, non degna di un territorio che continuiamo a considerare civile e dove migliaia di datori di lavoro si comportano correttamente nei confronti dei propri dipendenti. La Uila è da sempre convinta dell’importanza del settore agricolo nella provincia di Latina, dove in oltre 5.000 aziende attivamente operanti, lavorano non meno di 20.000 lavoratori, 2/3 dei quali di nazionalità straniera. Migliaia di lavoratori che, attraverso il loro duro e precario lavoro, garantiscono lo sviluppo delle aziende, traendone un reddito per sé e le proprie famiglie“.
“Questi episodi di violenza, spesso conseguenti alla convinzione di poter sfruttare impunemente i lavoratori – prosegue il sindacato – non solo danneggiano e mortificano i lavoratori coinvolti, ma alimentano un’immagine del settore agricolo di Latina che non corrisponde alla realtà e che, come più volte abbiamo denunciato, danneggia anche e soprattutto le aziende e i datori di lavoro che si comportano correttamente..La magistratura e gli organi di pubblica sicurezza facciano il loro corso con la determinazione e l’impegno che più volte abbiamo riconosciuto e apprezzato, ma gli organi ispettivi ordinari (Ispettorato del Lavoro in primis) devono cambiare passo e intervenire sulle situazioni segnalate con prontezza, determinazione ed efficacia, non solo per sanzionare il datore di lavoro, ma anche e soprattutto per consentire al lavoratore di recuperare i danni patrimoniali subiti in tempi compatibili con le proprie esigenze di sopravvivenza“.
La Uila ha offerto al bracciante l’assistenza legale e, in accordo con lui, ha denunciato il datore di lavoro alle autorità di pubblica sicurezza e dell’Ispettorato del Lavoro.