Comune di Aprilia adotta i Piani Particolareggiati esecutivi dei sistemi di Campoleone e Campo di Carne
Nella seduta di ieri pomeriggio 10 maggio, il Consiglio Comunale di Aprilia ha ufficialmente adottato i primi due Piani Particolareggiati frutto della Variante speciale di Recupero dei nuclei spontanei.
Si tratta dei PPE dei sistemi di Campo di Carne e di Campoleone, i primi due sistemi, degli 11 totali, che dopo l’esame delle osservazioni, entrano così nella fase conclusiva del lungo iter di risanamento urbanistico della periferia di Aprilia.
I PPE adottati con delibera di Consiglio Comunale, ricordano in una nota dal Comune, riguardano circa 218 ettari di territorio, 200 relativi all’area di Campo di Carne e 18ha per Campoleone. I consiglieri comunali, ieri, hanno passato al vaglio della massima assise le osservazioni prodotte dai cittadini prima di spedire il pacchetto in via della Pisana per il definitivo semaforo verde della Regione Lazio. Per il sistema di Campoleone, che comprende un solo nucleo, il Piano Particolareggiato prevede il reperimento di 1,5ha da destinare a servizi ed un aumento degli abitanti insediabili di 300 unità, che farebbero raggiungere all’area 1.600 residenti. Più esteso il Piano Particolareggiato di Campo di Carne, il cui sistema è composto da 6 nuclei: Genio Civile 1, Campo di Carne, Pantanelle 1, Pantanelle 2, Casello 45 e Selciatella.
Il PPE di Campo di Carne prevede circa 16ha da destinare a servizi. A saturazione delle previsioni espresse dal Piano, le cubature esprimeranno in totale circa 10mila abitanti potenziali. Una pagina importante quella vissuta ieri dal Consiglio comunale che all’unanimità ha approvato definitivamente la programmazione e la progettazione di nuove opere pubbliche e di servizi primari in due delle zone periferiche importanti della città di Aprilia.
La compatibilità ambientale degli interventi sarà garantita dalle norme tecniche di attuazione sancite dall’amministrazione quali ad esempio l’introduzione dei criteri minimi ambientali (CAM) dei materiali impiegati per le costruzioni, l’introduzione di un indice di permeabilità maggiore di quello stabilito dalla normativa di settore, l’obbligo di piantumare un albero per ogni abitante equivalente utilizzando specie arboree autoctone.
“Dopo la fase delle osservazioni presentate da cittadini, associazioni e comitati interessati l’iter è definitivamente concluso – fa notare l’assessore all’Urbanistica Giorgio Giusfredi -, una votazione storica da parte del Consiglio comunale quella avvenuta ieri, chiudere questi due piani, obiettivi amministrativi da noi considerati prioritari, significa iniziare a pianificare i servizi per le periferie. Questo processo non si traduce, lo ribadiamo, nella concessione di nuova cubatura. Approvati questi primi due Piani particolareggiati, stiamo già procedendo con determinazione all’esame degli altri sistemi. Vogliamo portarli a conclusione per dare risposte alle nostre periferie”.
I due PEE approvati ieri saranno inviati alla Regione Lazio che avrà a disposizione 90 giorni per l’approvazione definitiva.