APRILIA, MALATTIE INFIAMMATORIE ALL’INTESTINO: IL COMUNE DI APRILIA ADERISCE ALLA GIORNATA MONDIALE

Anche il Comune di Aprilia aderisce alla campagna in occasione del World IBD Day – Giornata Mondiale delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI), che si celebra oggi. Questa sera, simbolicamente, la statua di San Michele in piazza Roma si illuminerà di viola.

La Giornata Mondiale dell’IBD si svolge il 19 maggio di ogni anno e unisce le persone in tutto il mondo nella loro lotta contro il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, note come malattie infiammatorie croniche intestinali.

Più di 10 milioni di persone in tutto il mondo vivono con la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Negli ultimi 10 anni, la diagnosi di nuovi casi e il numero di persone colpite da queste patologie sono aumentati di circa 20 volte. Le IBD colpiscono con la stessa frequenza i due sessi, con un esordio clinico che in genere si colloca fra i 15 e i 45 anni. 

Proprio la poca divulgazione di queste malattie fa sì che in molti casi la diagnosi della malattia sia difficile da raggiungere o che venga formulata troppo tardi, pregiudicando le possibilità di cura.

L’IBD NON HA ETÀ!  Questa la frase scelta per rappresentare il World IBD Day 2023. 

Per questo l’impegno del comune di Aprilia insieme al Movimento SunFlower – ostomates and MICI Project è quello di aiutare e sensibilizzare la comunità nei confronti di chi è colpito da queste patologie. Il “Movimento SunFlower” ha preso vita nel 2019 e vuole consentire alle persone con disabilità non visibili di accedere al supporto di cui hanno bisogno, tramite la divulgazione e l’inclusione con eventi organizzati.

“La Città di Aprilia insieme a “SunFlower” prende l’impegno di creare una città Amica a supporto di queste categorie. È stato proposto, spiega il Movimentio, un progetto di inclusione con percorsi di supporto, così da creare finalmente un vero sostegno per i malati cronici a km 0!! Per creare una rete di sostegno e di primo aiuto.  Inoltre, vogliamo far conoscere questa realtà non solo per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di chi ha queste patologie, ma soprattutto per abbattere quel silenzio che c’è ancora dietro queste patologie. La precocità della diagnosi aiuta ad affrontare meglio la malattia, apprestando fin da subito le terapie adeguate. Rallentare il percorso della malattia e lasciarla in remissione il più possibile migliora decisamente la qualità di vita delle persone”. 

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