APRILIA: LA GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA

Pomeriggio dedicato al ricordo delle vittime innocenti delle mafie quello di ieri, mercoledì 9 marzo, ad Aprilia

Il Comune di Aprilia e l’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza, in vista della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, che si terrà il primo giorno di primavera, il 21 marzo, ha organizzato un doppio appuntamento per onorare la memoria di quanti sono caduti nella lotta alle mafie.

Il pomeriggio è iniziato alle ore 16 e 30 presso il parco Falcone e Borsellino in via dei Mille, dove il primo cittadino Antonio Terra insieme alle associazioni ideatrici del progetto: Reti di Giustizia, Arte Mediterranea e Azione Cattolica, ha mostrato alla città il ripristino dell’opera dedicata alle figure dei due giudici che era stata danneggiata a seguito di un atto vandalico nel dicembre del 2021.

Il monumento venne inaugurata il 24 giugno 2017 al termine di un percorso condiviso dalle tre associazioni con l’amministrazione comunale. L’intero progetto fu approvato con delibera di Giunta numero 93 il 29 marzo di quell’anno.

“Un momento importante e significativo quello che stiamo vivendo oggi, ha dichiarato il primo cittadino Antonio Terra durante la cerimonia di ieri, un momento importante per il valore simbolico di un’opera evocativa dedicata alla memoria dei due servitori dello Stato come Falcone e Borsellino. Un momento significativo anche per il lavoro e l’impegno delle associazioni che ci ricordano ogni giorno quanto sia importante la lotta alle mafie. Dopo l’increscioso atto vandalico oggi inauguriamo per la seconda volta questo piccolo ma grande spazio condiviso all’interno del parco comunale di via dei Mille”.

Successivamente i rappresentanti dell’amministrazione ed i membri delle tre associazioni, insieme ai cittadini, si sono spostati in Sala Consiliare per il secondo appuntamento del pomeriggio: l’incontro-dibattito, moderato da Giulia Tedeschi, dal titolo “Incontro con Franco La Torre”.

“Spesso pensiamo alle mafie come a problemi che non ci riguardano o comunque a questioni molto lontane, ha dichiarato il sindaco Terra durante il suo intervento,  poi, invece, ci accorgiamo che le cose non stanno proprio così e che anche i territori pontini e romani soffrono di questi problemi. Capita inoltre, come successo negli ultimi tempi, di dover fare i conti con notizie preoccupanti di infiltrazioni nei territori a noi limitrofi. La politica con la sua azione svolge un ruolo fondamentale di contrasto e argine nei confronti degli appetiti criminali ed il governo del territorio deve saper costruire un tessuto sociale ed  economico impermeabile alle mafie”.

“La memoria di quanti si sono impegnati nella lotta alla mafia è fondamentale, questo il senso dell’iniziativa di ieri per il presidente dell’Osservatorio Fabrizio Marras, la memoria storica deve essere da esempio per tutti e per le nuove generazioni. Non dobbiamo dimenticare quanti hanno perso la vita per difendere la legalità, il rispetto delle regole ed il senso civico”.

“Ringrazio l’amministrazione comunale di Aprilia per l’invito e l’organizzazione di questo incontro dall’alto contenuto civico e democratico, ha dichiarato Franco La Torre attivista e figlio di Pio La Torre politico e sindacalista ucciso dalla mafia al quale  si deve  la legge 13 settembre 1982, n. 646 (detta “Rognoni-La Torre”), che introdusse nel codice penale l’art. 416-bis, il quale prevedeva per la prima volta nell’ordinamento italiano il reato di “associazione di tipo mafioso” e la confisca dei patrimoni di provenienza illecita.

“Il ruolo degli enti locali e in generale quello dello Stato è basilare nel contrasto a quel grumo di potere che è la mafia, è stato il messaggio di Franco La Torre, iniziative come queste, dibattiti e trasparenza, aiutano a scardinare la formula mafiosa caratterizzata da segreto, coercizione e omertà. Sappiamo tutti che lo scopo di queste organizzazioni sono l’accaparramento di appalti e concessioni questo perché le mafie aggrediscono il bene comune. La battaglia alla mafia, dunque, è una battaglia per la democrazia e per la difesa dei diritti fondamentali dei cittadini”.

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