Dovrebbe giocare nello stadio Quinto Ricci il Centro Sportivo Primavera che intanto si è iscritto nel campionato di Eccellenza
Il condizionale è d’obbligo poiché l’accordo raggiunto dal Comune di Aprilia (con l’intermediazione del vice sindaco Vittorio Marchitti), che ha concesso il nulla osta per l’utilizzo dello stadio apriliano, e dal Centro Sportivo Primavera, necessita del lasciapassare dell’Ardea Racing Club di Pezone (ex Aprilia Racing), legittimo concessionario della struttura.
La società sportiva Centro Sportivo Primavera si è nel frattempo iscritta al campionato di eccellenza e la seconda città della provincia scongiura il rischio di non avere più una squadra di calcio. Se giocherà al Quinto Ricci, la decisione sarà dell’ex team apriliano, quello di Pezone.
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“Nonostante le critiche ricevute in queste ore da parte di chi ci accusava di essere gli artefici della scomparsa del calcio ad Aprilia – dichiarano il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi e l’assessore Vittorio Marchitti – abbiamo lavorato per trovare una soluzione che, attraverso la convivenza tra le associazioni sportive, permetta al Centro Sportivo Primavera di utilizzare il campo principale per lo svolgimento del campionato. A chi dice che non eravamo disponibili ad occuparci del caso, rispondiamo, nei fatti, che il primo dossier di cui si è occupato l’Assessorato allo Sport sin dall’insediamento è stato proprio quello relativo al Quinto Ricci. Ci siamo trovati a dover gestire una questione complessa. C’era in ballo la questione legata all’agibilità delle tribune e all’antincendio che stiamo provando a risolvere. Nei mesi scorsi era stata emessa un’ordinanza che imponeva di disputare le partite a porte chiuse e la prima preoccupazione è stata quella di reperire le certificazioni e la documentazione utile ad avere una fotografia reale della situazione.
C’è poi la delicata questione della concessione nel suo complesso. A chi chiede l’immediata revoca secondo alcuni assunti- proseguono l’assessore Marchitti e il primo cittadino – forse non risulta chiaro che nulla avviene in automatico e nei tempi che qualcuno suppone. Al tempo stesso, qualora anche dovessero riscontrarsi eventuali inadempienze, la revoca dovrebbe seguire un percorso amministrativo che spetta d’ufficio ai dirigenti e che non è frutto di decisioni arbitrarie, che potrebbero esporre l’ente a contenziosi a danno della collettività. Abbiamo lasciato ad altri le chiacchiere e abbiamo lavorato per arrivare a questa possibile soluzione che tende a salvaguardare il campionato del Primavera Aprilia, da un lato e la scuola calcio presente, dall’altro. La nostra volontà è quella di costruire finalmente un bando trasparente, chiaro e portatore di un reale progetto sportivo a lungo termine, che contempli l’utilizzo dell’area ad esclusivo beneficio di chi fa sport e preveda migliorie sostanziali per l’impianto”.
“In poche settimane abbiamo messo mano a una vicenda tanto complessa e ingarbugliata – conclude la nota a firma del Sindaco e dell’assessore allo sport – che in cinque anni altri non hanno risolto. Al tempo stesso chi promuove lo sport, è ben consapevole dell’esigenza di pianificare sul lungo periodo, ma si è preferito trovare nell’amministrazione appena insediata un capro espiatorio, piuttosto che cercare un’alternativa nel tempo. L’importante però per noi è lavorare alle soluzioni, non alimentare polemiche. Questo è il nostro compito”.