APRILIA, APPROVATO DEBITO DA 3,6 MILIONI DI EURO PER IL SERVIZIO IDRICO DELLA REGIONE. SÌ ANCHE AI DEBITI DELLE MUNICIPALIZZATE

Aprilia, le commissarie prefettizie, tramite tre distinte delibere di consiglio comunale, approvano altrettanti debiti fuori bilancio

Tre delibere di peso quelle approvate dalle commissarie prefettizie del Comune di Aprilia con i poteri del consiglio comunale. Il primo debito fuori bilancio approvato deriva da una sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale di Roma per una cifra di oltre te milioni e mezze di euro, per l’esattezza 3.698.605 euro.

Il debito maturato dal Comune di Aprilia si perde nella notte dei tempi quando a gestire il servizio idrico nella città del nord pontino non era Acqualatina spa, bensì la Regione Lazio. Quest’ultima, asserendo il mancato pagamento, da parte del Comune di Aprilia, delle semestralità dovute per le forniture idriche relative agli anni dal 1986 fino al 1999, nonché sostenendo il ritardato versamento, da parte del Comune, dei corrispettivi per gli anni 1983, 1984 e 1985, ha proposto dinanzi al T.A.R. del Lazio ricorso per decreto ingiuntivo. Il tribunale amministrativa aveva ingiunto al Comune il pagamento dell’importo di 4.625.613 euro, esclusi gli interessi legali per 1.353.297,99 euro.

Dopo un contro-ricorso dell’ente comunali, diverse interlocuzioni, diffide, richieste di transazioni dei sindaci che si sono succedute, si arriva al luglio 2025, l’Avvocatura comunale, su indicazione dell’organo di legale rappresentanza, ha inoltrato alla Regione Lazio un’ultima nota chiedendo di accordare all’Ente la possibilità di pagare l’importo del proprio debito in tre annualità. Un accordo che ha chiuso così un contenzioso di decenni, con il Comune di Aprilia che pagherà circa un milione e 200mila euro all’anno per tre anni, fino al 2027.

Più contenuti i debiti fuori bilanci approvati dalle commissarie sia per l’Aprilia Multiservizi che per la Progetto Ambiente, le due società muncipalizzate. Per la prima, la delibera approva un debito di oltre 33mila euro derivanti da diverse fatture non pagate; per la società che gestisce i rifiuti cittadini, invece, le fatture non pagate ammontano a 170.317 euro.

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