Eseguita misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa per reati in materia di “codice Rosso”
La Polizia di Stato, a Terracina, lo scorso 18 gennaio, ha eseguito una misura cautelare, a carico di un 36enne per reati in materia di “Codice Rosso”.
L’uomo, indiziato del reato di atti persecutori aggravati, è stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento, emessa dal Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina.
La misura è scaturita dagli approfondimenti investigativi posti in essere dai poliziotti del Commissariato di Terracina a seguito della denuncia sporta dalla ex compagna in data 25 novembre 2023, nella quale la stessa ha rappresentato vari episodi che avevano portato la donna a vivere da anni con ansia e terrore, in uno stato di assoggettamento fisico e psicologico causato dalle condotte petulanti e denigratorie dello stesso, accentuatesi dopo la fine della relazione tra i due.
L’indagato, che recentemente ha terminato l’espiazione della detenzione domiciliare per altri reati, più volte si è presentato sul posto di lavoro della vittima minacciandola, mentre in altre circostanze l’aveva seguita, arrivando anche ad aggredire una terza persona alla quale attribuiva una nuova relazione sentimentale con la sua ex.
Gli atti persecutori sono proseguiti anche attraverso numerosi messaggi e chiamate telefoniche alla vittima che, in un’occasione, aveva ricevuto circa 30 chiamate whatsapp e messaggi contenenti insulti, anche in orario notturno.
La vittima ha aggiunto che, durante le conversazioni con il suo ex compagno riguardanti l’organizzazione degli incontri con la figlia, l’indagato puntualmente l’ha insultata con epiteti di ogni tipo e le rivolgeva minacce non appena la incontrava in compagnia dei suoi amici: “Devi stare attenta perché tutto quello che fai ti si ritorce”.
Le tempestive attività investigative poste in essere dal personale del Commissariato di Polizia di Terracina, particolarmente impegnato sulle tematiche afferenti i reati di violenza di genere e in materia di “codice rosso” al fine di cogliere eventuali segnali di pericolo per le vittime di tali fattispecie delittuose, hanno permesso di raccogliere un quadro indiziante, pienamente condiviso con la Procura titolare del procedimento penale, che hanno permesso l’emissione della misura cautelare.