ANNI DI PESTAGGI E INSULTI, MINACCIATO ANCHE IL SUOCERO: “UCCIDO TUA FIGLIA”. 37ENNE CONDANNATO A 4 ANNI

maltrattamenti

Accusato di maltrattamenti e lesioni ai danni della compagna davanti alla bambina: giudicato col rito abbreviato

È stato giudicato col rito abbreviato, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, il 37enne albanese, T. T. L’uomo, assistito dall’avvocato Alessia Vita, era accusato di aver maltrattato e picchiato la sua compagna a Latina per fatti che vanno dal 2021 fino al 2024.

In particolare, secondo l’accusa, sostenuta oggi dal pubblico ministero, Giuseppe Bontempo, il 37enne, anche in presenza della bambina, figlia della coppia avrebbe sottoposta la compagna a continue violenze sia di natura psicologia che fisica.

La donna sarebbe stato aggredita e anche minacciata di morte, con insulti piuttosto violenti: “Puttana, tu mi tradisci. Ti scopo tutta la famiglia”. L’uomo avrebbe picchiato in più occasioni la compagna con calci e pugni, senza contare che in vari raputs avrebbe distrutto oggetti presenti nella casa.

Da ultimo, l’uomo era accusato anche di aver inviato al padre della donna alcune minacce con cui diceva che avrebbe ucciso la compagna.

Per questi fatti, il pubblico ministero nella mattinata odierna ha chiesto una pena a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Al termine della camera di consiglio, il Gup Cario ha condannato T.T. a una pena persino maggiore: 4 anni di reclusione.

L’uomo sconterà la pena ai domiciliari in Veneto dove, nel frattempo, si è trasferito.

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