Aprilia, scattano le indagini dei Carabinieri per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. La zona è sempre la stessa: il quartiere Toscanini
Non si finisce più e continua la scia di episodi inquietanti nel quartiere Toscanini di Aprilia. Nella serata di ieri, 28 marzo, infatti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aprilia e della Stazione di Aprilia, su richiesta pervenuta al 112, sono intervenuti nel quartiere popolare, in Via Belgio, dove erano stati esplosi colpi di arma da fuoco.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno prontamente avviato gli accertamenti finalizzati a ricostruire l’accaduto. Sul posto sono intervenuti anche militari della Sezione Operativa che hanno eseguito un accurato sopralluogo, nel corso del quale, i Carabinieri, nell’area interessata, hanno rinvenuto e repertato 10 bossoli sottoposti a sequestro, per i successivi accertamenti balistici.
È stata avviata un’attività d’indagine dal Reparto Territoriale di Aprilia, al fine di delineare l’accaduto e addivenire alla individuazione dei responsabili.
La strada, via Belgio, è la stessa dove, a inizio mese di marzo, fu crivellato un portone. Giunti sul posto, i Carabinieri avevano prontamente avviato gli accertamenti finalizzati a ricostruire l’accaduto. Sul posto erano intervenuti anche militari della Sezione Operativa che avevano eseguito un accurato sopralluogo, nel corso del quale, i Carabinieri, oltre a riscontrare i fori presenti sul portone di un immobile, nell’area interessata avevano rinvenuto e repertato diversi bossoli calibro 9, sottoposti a sequestro, per i successivi accertamenti balistici. Sarebbero stati almeno una decina i colpi sparati sul portone d’ingresso di una delle case popolari del quartiere 167.
Pochi giorni dopo quell’attentato, in Via Lazio, a rimetterci era stato un giovane carabiniere fuori dal servizio che, nella notte, si trovava dentro la auto insieme a una collega. Un gruppo si era avvicinato con l’auto all’altro mezzo e aveva fatto fuoco, premendo più volte il grilletto e colpendo. L’auto dove si trovavano i due militari dell’Arma fuori servizio era ferma e parcheggiata nei pressi della scuola. Fortunatamente, per entrambi i carabinieri non ci furono conseguenze gravi. Ad essere arrestato, con l’accusa di aver detenuto armi, è stato un giovane croato.
E ancora, nella stessa settimana, il 7 marzo, la famigerata bomba con il carico di esplosivo trovata in via Aldo Moro. Nella serata del 12 marzo, invece, intorno alle ore 20, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aprilia e della Stazione di Campoverde, su richiesta pervenuta al 112, erano intervenuti, in via Danimarca, sempre nel quartiere Toscanini, dove poco prima erano stati esplosi colpi di arma da fuoco. Ad essere colpita dai colpi d’arma da fuoco una Fiat 500 di un residente del posto.
Una lunga scia di attentati, preceduti da altri episodi capitati negli scorsi mesi tra cui un misterioso pestaggio e altri proiettili sparati nelle vie della città. Probabilmente una faida per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nella quarta città del Lazio con un bacino di migliaia di consumatori, che vogliono dire soldi a palate. Il tutto nelle more della decisione del Prefetto di Latina: sciogliere o meno il Comune di Aprilia per infiltrazioni mafiose dopo che a luglio il sindaco è stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa con il clan autoctono, capeggiato dal boss latitante Patrizio Forniti.